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Clonazione umana

Gli Avventisti pubblicano una Dichiarazione sulle questioni relative all’etica della clonazione umana

Nell’incontro di Foz do Iguacu, il Consiglio Annuale della Chiesa ha votato di approvare la Dichiarazione che enuncia le preoccupazioni riguardanti la possibile clonazione di esseri umani.”Da questa prospettiva, – afferma la Dichiarazione,- deriva la responsabilità cristiana di presentare una sentita questione etica in relazione alla clonazione umana”. Pur ammettendo che “vi possano essere future situazioni in cui la clonazione umana potrebbe essere considerata benefica e moralmente accettabile”, il documento solleva altresì timori sui rischi e sul cattivo uso della clonazione umana. Parlano a nome dell’ ufficio per i Ministeri della salute della Chiesa, il suo Direttore Dr. A.R. Handysides, ha affermato che” questa Dichiarazione è in linea con diverse opinioni internazionali e politiche su questa questione”, e per la Chiesa è più che “un segnale di pericolo, e ci può aiutare a riordinare quello che leggiamo e quello che vediamo evolversi nel mondo intorno a noi”.Il testo integrale di questa Dichiarazione dice quanto segue:

 

Dichiarazione sulle considerazioni riguardanti la clonazione umana.

Per diversi decenni la prospettiva secondo cui nuovi membri della famiglia umana potessero essere prodotti per clonazione, era considerata inverosimile. I recenti progressi in campo genetico e nella biologia riproduttiva, indicano tuttavia che le tecniche per la clonazione di esseri umani potranno essere presto sviluppate. Da questa prospettiva, deriva la responsabilità cristiana di presentare una sentita riflessione etica associata alla clonazione umana. Come Cristiani, con la ferma fiducia nella potenza creatrice e redentrice di Dio, gli Avventisti del 7° giorno accettano la responsabilità di enunciare i principi etici che derivano dai loro impegni di fede.

La clonazione comprende tutti quei processi mediante i quali piante viventi o animali sono replicati con mezzi asessuali – metodi che non coinvolgono la fusione tra ovulo e sperma. Molti processi naturali sono delle forme di clonazione. Per esempio, i microrganismi come il comune lievito, si riproducono mediante la suddivisione in due cellule – figlie che sono cloni della cellula genitrice, e reciprocamente. Tagliando un ramoscello da un cespuglio di rosa o da una vite, e facendola divenire una pianta completa, crea in tal modo un clone della pianta originale. Allo stesso modo, molti animali semplici, quali le stelle marine, possono generare nuovamente organismi completi partendo da minuscole parti di un predecessore. Pertanto il principio biologico della clonazione non è una novità. La nuova tecnica è nota come trasferimento nuclearedi una cellula somatica.

L’ essenza di questo metodo consiste nel prendere una cellula dall’individuo esistente e manipolarla in modo che si comporti come una cellula embrionale. In determinate condizioni, una cellula embrionale può proliferare e generare un individuo completo. Attualmente, questa riprogrammazione cellulare è realizzata mettendo una cellula completa adulta all’interno di un ovulo il cui nucleo è stato rimosso. L’ovulo che è utilizzato in questo procedimento, svolge il ruolo di incubatrice, provvedendo l’ ambiente essenziale alla riattivazione dei geni della cellula adulta. L’ ovulo contribuisce a produrre soltanto il piccolo quantitativo di materiale genetico associato al suo citoplasma, e non al suo materiale genetico nucleare, che occorre nella riproduzione sessuale. L’ovulo modificato deve essere quindi impiantato in una femmina adulta per la gestazione.

I biologi hanno sviluppato questa tecnica come strumento per l’allevamento animale. Con questo mezzo, essi sperano di creare una mandria di preziosi animali geneticamente identici ad un individuo selezionato. I potenziali benefici derivanti da questa tecnologia, compresa la speranza di ottenere prodotti per il trattamento di malattie umane, sono di grande interesse per i ricercatori e per l’ industria biotecnologica. Ad ogni modo, la stessa capacità tecnologica potrebbe essere utilizzata per la riproduzione umana e da qui hanno origine le serie preoccupazioni di carattere etico.

Al primo posto fra queste preoccupazioni, c’è quella della sicurezza medica. Se le attuali tecniche di trasferimento nucleare di cellule somatiche dovessero essere utilizzate per gli esseri umani, gli ovuli dovrebbero essere ottenuti da donatori. La maggior parte di tali ovuli morirebbe in laboratorio per le manipolazioni cellulari nel corso dello sviluppo embrionale iniziale. Altri, andrebbero perduti dopo l’impianto, spontaneamente abortiti nei vari stadi dello sviluppo fetale. A questo riguardo, la sensibilità per il valore nei confronti della vita embrionale e fetale, sarebbe simile a quella sullo sviluppo di altri metodi di riproduzione assistita come ad esempio la fecondazione “in vitro”. E vi sarebbe verosimilmente un accresciuto rischio di nascita di difetti in bambini di gestazioni portate a termine. Attualmente il timore riguardante i danni fisici nello sviluppo di vite umane è tale da precludere l’uso di questa tecnologia.

Tuttavia, anche se la percentuale di successo della clonazione fosse incrementata, e ne diminuissero i rischi medici, un certo numero di preoccupazioni maggiori sussisterebbe. Per esempio, non v’è qualcosa di essenzialmente problematico nella possibilità di creare un individuo che non sia prodotto mediante la fecondazione di un ovulo ad opera di uno sperma? Occorrono ulteriori studi per rispondere alle domande concernenti la natura essenziale della procreazione nel piano di Dio. Altra preoccupazione spesso espressa, è associata alla dignità ed all’ unicità della persona che può essere messa in pericolo. Il rischio comprende il danno psicologico che può riportare un individuo che sarebbe, come alcuni definiscono, “il gemello identico ritardato” dell’individuo che ha fornito la cellula iniziale. Le persone esistenti hanno il diritto di esercitare un simile livello di controllo sul destino genetico di un nuovo individuo?

Esistono anche preoccupazioni per il fatto che la clonazione umana possa insidiare i rapporti familiari. Gli obblighi riguardanti le funzioni per l’unità e la funzione procreativa dei rapporti sessuali umani, potrebbero essere diminuiti. Per esempio, la pratica discutibile di servirsi di una gestazione surrogata, potrebbe in certi casi essere presa in considerazione. L’uso di un donatore di cellula di un individuo esterno alla coppia di coniugi, potrebbe introdurre problemi di rapporti e di responsabilità. Un ulteriore grande rischio sta nel fatto che la clonazione potrebbe condurre all’uso conveniente degli individui clonati, con l’attribuzione ad essi di un valore attribuito essenzialmente sulla base della loro utilità. Per esempio, potrebbe esserci la tentazione di clonare individui da essere utilizzati unicamente come fonte di organi da trapiantare.Altri si sono preoccupati circa la deliberata creazione di individui sottomessi la cui autonomia rischierebbe di essere violata. Individui egoisti o narcisisti potrebbero essere portati a servirsi di questa tecnologia per “duplicare” sé stessi.

Infine il costo della clonazione sarebbe considerevole anche dopo significativi progressi tecnologici. Se la clonazione umana venisse commercializzata, interessi contraddittori potrebbero aumentare il rischio di abuso. Mentre questo è soltanto un elenco parziale di potenziali rischi e di abusi della clonazione umana, dovrebbe essere sufficiente da far esitare i cristiani che volessero applicare i principi morali della loro fede al problema della clonazione umana. Tuttavia è importante che i timori di abusi di una tecnologia non ci rendano ciechi di fronte alle possibilità’ di utilizzarle per far fronte ai reali bisogni umani. 1. La possibilità della clonazione umana, anche se remota, giustifica questa dichiarazione su importanti principi cristiani.

I seguenti principi etici si intendono riferirsi al trasferimento nucleare della cellula somatica, se questa tecnologia sia eventualmente applicata agli esseri umani. Il rapido susseguirsi di progressi in questo campo, richiederà una revisione periodica di questi principi alla luce dei nuovi sviluppi.

  1. Protezione della vita umana vulnerabile. La Scrittura è chiara nel suo appello alla protezione della vita umana, specialmente di quelle vite che sono maggiormente vulnerabili (Dueteronomio 10:17-19. Isaia 1: 16-17. Matteo 25: 31-46). La tecnologia biologica della clonazione è inaccettabile dal punto di vista etico, quando comporta rischi sproporzionati a danno della vita umana.
  2. Protezione della dignità umana. Gli esseri umani sono stati creati a immagine di Dio (Genesi 1: 26,27), e furono in tal modo dotati di dignità personale che reclama rispetto e protezione (Genesi 9:6). La clonazione può minacciare la dignità umana in svariate maniere, e quindi richiede un approccio improntato a risoluta vigilanza morale. Qualsiasi uso di questa tecnologia che mina o sminuisce la dignità personale o l’autonomia degli esseri umani, dev’essere rigettato. Tale divieto morale si applica a tutte le clonazioni che attribuirebbero alla vita umana valore in primo luogo in funzione utilitaristica o di valore commerciale.
  3. Sollievo delle sofferenze umane. E’ dovere cristiano il prevenire la sofferenza e il proteggere la qualità della vita umana (Atti 10:38. Luca 9:2). Se è possibile prevenire malattie genetiche per mezzo dell’uso di trasferimento nucleare di cellule somatiche, l’uso di questa tecnologia può essere in armonia con lo scopo di prevenire sofferenze evitabili.
  4. Supporto familiare. L’ideale di Dio per i bambini è quello di svilupparsi nel contesto di una famiglia che ama, con la presenza, la partecipazione e il supporto della madre e del padre (Prov. 22:6; Salmo 128: 1-3; Efesini 6:4; 1°Tim. 5:8). Qualsiasi uso di trasferimento nucleare di cellula somatica quale mezzo di assistenza alla riproduzione umana, dovrebbe quindi avvenire nel contesto della fedeltà del matrimonio e del supporto di una vita familiare stabile. Come accade con altre forme di riproduzione assistita, il coinvolgimento di terzi, quali ad esempio dei sostituti comporta problemi di carattere morale che è meglio evitare.
  5. Gestione cristiana della vita. I principi della gestione cristiana della vita (Luca 14: 28; Proverbi 3:9) sono importanti per tutti i tipi di riproduzione umana assistita, compresa la possibilità di trasferimento nucleare della cellula somatica, che sono verosimilmente molto costosi. Le coppie sposate che richiedono questo tipo di assistenza, considerano le relative spese in termini del loro esercizio di fedele gestione cristiana della vita.
  6. Sincerità. Una comunicazione onesta è uno dei precetti della Scrittura (Prov. 12:22; Efesini 4: 15,25). Qualsiasi uso richiesto di clonazione, dovrebbe comportare l’informazione disponibile più accurata, inclusa la natura del procedimento, i suoi eventuali rischi ed i suoi costi.
  7. Comprensione della creazione di Dio. Dio si propone che l’essere umano progredisca nell’apprezzamento e nella comprensione della sua creazione, che comprende anche la conoscenza concernente il corpo umano (Matt. 6: 26-29; Salmo 8: 3-9; 139: 1-6, 13-16). Per questo motivo, dovrebbero essere incoraggiati gli sforzi intesi a comprendere le strutture biologiche della vita per mezzo della ricerca etica.

Considerata l’attuale conoscenza e l’attuale perfezionamento del trasferimento nucleare della cellula somatica, l’uso di questa tecnica per la clonazione umana è considerata come inaccettabile dalla Chiesa Avventista del 7° giorno. Data la nostra responsabilità di alleviare le sofferenze e di migliorare la qualità della vita umana. la ricerca appropriata sugli animali è considerata accettabile.

Lessico

Gene allelomorfo. Una delle forme alternative di un particolare gene. Ogni gene di un organismo può esistere in forme leggermente diverse. Tali minime differenze sono responsabili per alcune delle variazioni che osserviamo in differenti individui nell’ambito della popolazione naturale. Diversi geni allelomorfi per geni che producono la proteina emoglobina del sangue, per esempio, influiranno sul come le cellule del sangue trasporteranno l’ossigeno.

Cloni. Due o più individui con identico materiale genetico. I cloni umani si verificano sottoforma di “gemelli identici”. Sebbene i gemelli inizino la vita con lo stesso materiale genetico, essi sviluppano tuttavia distinte differenze fisiche (per esempio le impronte digitali). Inoltre, essi diventano individui pienamente unici, con personalità distinte, come risultato delle loro diverse esperienze e scelte indipendenti. Un individuo concepito tramite trasferimento nucleare di cellula somatica, sarà quantomeno differente dal suo progenitore o dalla sua progenitrice, quanto i gemelli naturali.

Citoplasma. Tutti i contenuti di una cellula oltre il nucleo. Il citoplasma è l’ambito nel quale si verificano processi molto importanti, compresa l’unione delle proteine e degli enzimi, e la fabbricazione dei prodotti della cellula. Il citoplasma contiene anche i mitocondri, piccoli corpi responsabili della demolizione del cibo per produrre l’energia necessaria alle attività della cellula.

Embrione. La prima fase dello sviluppo di un ovulo fertilizzato. Nel trasferimento nucleare della cellula somatica, si riferisce ai primi stadi di sviluppo di un ovulo enucleato dopo la sua fusione con una cellula somatica.

Ovulo enucleato. Un ovulo dal quale il nucleo è stato rimosso. Questo si verifica abitualmente quando la cellula è penetrata da un finissimo ago di vetro e il nucleo viene aspirato sotto osservazione del procedimento al microscopio.

Cellula germinale. Cellula riproduttiva. Nei mammiferi e negli esseri umani, le cellule germinali sono lo sperma e gli ovuli. Gestazione. Il periodo di tempo necessario all’embrione per svilupparsi nell’utero, da cellula fertilizzata a neonato. La gestazione ha inizio con l’impianto dell’embrione nell’utero, e si conclude con la nascita.

Nucleo. La struttura all’interno della cellula che contiene il materiale genetico o geni. Il nucleo è circondato da una membrana che lo separa dal resto della cellula.

Ovulo (plurale ovuli). Una cellula. Una cellula femminile riproduttiva.

Cellula somatica. Qualsiasi cellula del corpo di un mammifero o essere umano, diversa dalla cellula germinale. Trasferimento nucleare di cellula somatica. Il termine tecnico che si riferisce al metodo usato per produrre il primo clone animale, la pecora chiamata “Dolly”. Benché il nome suggerisca che fu utilizzato un nucleo derivato da una cellula somatica, in effetti, la cellula somatica completa venne fusa con un ovulo enucleato.

Sperma. Una cellula riproduttiva maschile.