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Dichiarazione della Chiesa avventista su attività e spirito di competizione

Prospettive e analisi

Introduzione
La chiesa avventista del settimo giorno e le sue varie organizzazioni desiderano chiarire la loro posizione in merito alla competizione e all’antagonismo e consigliare alcune linee guida riguardo a quelle attività che possono prevedere uno spirito di competizione. Queste proposte intendono dare una direzione e una guida a singoli membri, chiese, federazioni e istituzioni della chiesa in una prospettiva biblica e secondo lo Spirito di Profezia.

Il piano di Dio
1) Una via migliore. Cooperazione e unità sono l’ideale per la Chiesa di Dio, seguendo l’esempio di 1 Corinzi 12:12-31, dove le varie componenti della chiesa, simbolizzate dalle membra del corpo, lavorano insieme per il bene comune. C’è una collaborazione armoniosa; non c’è antagonismo.

2) Il piano di Dio per la sua opera. «La formazione del carattere è l’opera più importante che mai sia stata affidata a esseri umani e mai come oggi è importante studiare attentamente l’argomento… Mai prima d’ora ragazzi e ragazze si sono dovuti confrontare con pericoli tanto gravi… Nel progetto di Dio per la vita c’è posto per ogni essere umano, e tutti devono cercare di utilizzare al meglio i talenti di cui dispongono, pochi o molti che siano è la fedeltà con cui li usano che conferisce agli uomini l’onore. Nel piano di Dio non c’è posto per una rivalità egoistica » (Ed pagg. 225, 226).

Un approccio alla vita equilibrato
Gli avventisti del settimo giorno ritengono che l’uomo sia un essere complesso i cui bisogni fisici, mentali, spirituali e sociali siano interconnessi e interdipendenti. Si preoccupano dello sviluppo totale dell’ individuo, convinti che ogni persona abbia bisogno di attività fisica costante e ben pianificata. Per rispondere a questa necessità, all’inizio del secolo scorso, le istituzioni avventiste, generalmente ubicate in aree rurali, offrivano ampie opportunità per l’esercizio fisico.

Oggi le istituzioni operano in luoghi sempre più affollati, con ridotte opportunità di lavori utili e ricreativi. Con questo spostamento da una società rurale a una urbana, le occupazioni che richiedevano un’attività fisica sono diminuite, le tensioni si sono moltiplicate e il tempo libero è sempre più dominato dall’intrattenimento sedentario, come radio, televisione e cinema. Per bilanciare questa trasformazione, scuole, chiese e altre istituzioni devono proporre un’attività fisica accurata ed equilibrata.

In ogni situazione – in chiesa come a scuola – che preveda lo svolgimento di attività fisiche, i risultati possono essere positivi se ispirati ai seguenti principi: collaborazione, aiuto reciproco, altruismo, cordialità, partecipazione finalizzata al divertimento piuttosto che unicamente alla vittoria e rispetto delle regole nello spirito e non solo alla lettera.
«La ricreazione, quando è veramente ri-creazione, fortifica ed edifica» Ed, p. 117. Non promuove l’egoismo, l’antagonismo, l’ostilità, il conflitto, il desiderio di dominio, l’amore per il piacere o un’eccitazione dannosa.

Una direzione efficiente si assumerà la responsabilità di raggiungere questi obiettivi.

Scopi e obiettivi delle attività di chiesa

Tutti i programmi e le attività della chiesa dovrebbero contribuire allo sviluppo di un carattere cristiano e di una testimonianza efficace, per cui promuoveranno il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1) Il pieno sviluppo dell’amore cristiano e di un interesse altruista per il prossimo (1 Corinzi 13).

2) Il mutuo rispetto e l’unione fra i credenti, secondo il modello della chiesa in quanto corpo unico (1 Corinzi 12).

3) Il superamento di una competizione egoistica e lo sviluppo di uno sforzo cooperativo più intenso.

4) Lo sviluppo di un corpo, di una mente e di uno spirito sani.

5) Un programma per implementare sani rapporti sociali .

6) Ispirare e incitare ad un culto che sia gradito a Dio.

7) Incoraggiare le persone a dare il meglio di se in ogni nobile sforzo.

8) Attivare le grandi risorse umane della chiesa per avvincere cuori al Cristo.

 

Ogni attività che ostacoli questi obiettivi fondamentali deve essere respinta.

 

Situazioni specifiche

In ottemperanza alle affermazioni precedenti, si raccomanda quanto segue per limitare l’uso di un atteggiamento rivaleggiante come strumento di motivazione all’interno della chiesa:

1) Non bisognerebbe incoraggiate la partecipazione a eventi fortemente competitivi e secolarizzati.

2) Si individueranno valide attività alternative per evitare una competizione dannosa.

3) Nella messa a punto di incentivi all’azione, alla partecipazione e all’avanzamento di ognuno nel lavoro della chiesa, il programma sarà strutturato in modo che le persone possano riferirsi  a un modello piuttosto che a un sistema che implichi la competizione tra individui, chiese e istituzioni.

4) Nel riconoscere gli sforzi e i successi di singoli o gruppi, è importante che ciò venga fatto in modo da dare a Dio la gloria per il successo di un’impresa piuttosto che promuovere la glorificazione dei singoli.

5) Bisogna organizzare programmi o attività che diano a ognuno la possibilità di riuscire, contribuendo a preservare individualità, identità, personalità e dipendenza costante da Dio. Ogni partecipante riceverà un determinato livello di riconoscimento. Tali riconoscimenti eviteranno sperperi e disuguaglianze eccessive.

6) Nel riconoscere un risultato, si incoraggerà colui che lo ha conseguito a migliorare il rendimento e l’efficacia del proprio lavoro per il Signore.

7) Le statistiche che riguardano l’aumento dei membri di chiesa o questioni finanziarie saranno utilizzate per spingere a lavorare bene e non come strumenti di competizione volti a migliorare l’efficienza delle organizzazioni.

8) Le prassi interne del sistema di valutazione scolastico rifletteranno la crescita e lo sviluppo personali dello studente e il possesso delle competenze specifiche della materia, piuttosto che la sua posizione rispetto a quella dei compagni.

9) Ogni attività che limiti a pochi un potenziale successo sarà:

a. interrotta, o
b. limitata a situazioni temporanee in contesti ricreativi, o
c. usata come strumento essenziale nell’individuazione di capacità attitudinali necessarie a una particolare professione, per esempio: test attitudinali o requisiti per essere ammessi ad un corso specialistico.

10) La costruzione e l’espansione di edifici ecclesiastici e strutture istituzionali devono seguire i parametri della necessità e della funzionalità, tenendo in considerazione buon gusto, requisiti estetici e semplicità della bellezza architettonica. Ogni tentativo di costruire edifici che debbano superare o rivaleggiare con edifici di istituzioni e federazioni sorelle sarà ritenuto incompatibile con gli ideali della chiesa avventista del settimo giorno.

«Non dobbiamo mai contare su riconoscimenti o status terreni. Mai, nel fondare istituzioni, dobbiamo cercare di competere con le istituzioni secolari per grandezza o splendore. Otterremo la vittoria non per aver eretto edifici grandiosi, concorrendo… ma nutrendo uno spirito cristiano – uno spirito di mansuetudine e di modestia». (7T 100).

11) Siccome rivalità e atteggiamenti egoistici possono avere origine nella famiglia, è imperativo che i genitori coltivino nei figli atteggiamenti che evitino in futuro comportamenti egoistici e competitivi.

Attività sponsorizzate dalla chiesa e spirito di competizione

I modelli di rendimento e la pressione che ne può conseguire non vanno confusi con una competizione distruttiva. Si riconosce che in ogni settore dell’attività ecclesiastica ci possono essere dei modelli di rendimento fissati dalle organizzazioni e dai comitati di controllo. Le direttive di cui sopra saranno applicate a tutte le attività e i programmi della chiesa, delle federazioni, delle istituzioni, quali:

1) Campagne
2) Gare: Olimpiadi culturali, Esploratori, giochi linguistici, quiz biblici, dibattiti
3) Momenti ricreativi, inclusi programmi sportivi
4) Sistemi di valutazione scolastica*
5) Borse di studio, distinzioni accademiche
6) Ricerca di un lavoro
7) Design, stile e dimensione degli edifici
8) Raggiungimento degli obiettivi di chiesa

Controllo delle attività motivanti
Dal momento che una leadership illuminata è essenziale per attuare e gestire attività motivanti, sono appropriate le seguenti osservazioni:
1) Leadership. Nel selezionare i leader dei programmi ecclesiastici, bisogna dare rilievo alle seguenti qualifiche:
a. Spiritualità, dedizione, esperienza e abilità organizzative.
b. La capacità di ottenere il rispetto degli studenti e degli altri leader, mantenendo l’autorità e la disciplina appropriate.
c. Devozione per lo scopo e gli obiettivi elencati in questa dichiarazione.
d. L’abilità di sfidare e incitare i partecipanti nel prendere parte con entusiasmo alla realizzazione degli obiettivi qui menzionati.
e. Conoscenza delle attività intraprese e delle implicazioni sul piano fisico, mentale, spirituale e sociale.
2) Tutela e Controllo. L’esperienza ha dimostrato la necessità di stabilire un adeguato sistema di tutela e controllo nelle attività ecclesiastiche.
Il loro adempimento comprende quanto segue:
a. Ottenere e impiegare attrezzature e strutture appropriate, prendendo tutte le dovute precauzioni.
b. Organizzazione del trasporto di gruppi appartenenti alla chiesa sotto la guida e la direzione di adulti responsabili.
c. Rispettare il Sabato astenendosi dal viaggiare per attività secolari e, nei limiti del possibile, religiose.
d. Provvedere a una copertura assicurativa sufficiente per i partecipanti e le attrezzature coinvolti nel trasporto.
e. Salvaguardare la salute e la sicurezza di gruppi turistici astenendosi, nei limiti del possibile, dal viaggiare nelle ore notturne, dal consumare pasti irregolari e dall’accettare sistemazioni in alloggi scadenti.

Attività Fisiche e Ricreative Organizzate
1) Obiettivi delle Attività Fisiche.
a. Migliorare lo sviluppo fisico e la funzionalità fisica del partecipante.
b. Sviluppare il controllo neuromuscolare dell’individuo nei movimenti di base, la meccanica corporea generale e le abilità di base nelle attività in armonia con i principi presentati in questa dichiarazione.
c. Eliminare i difetti che possono essere corretti e migliorare le condizioni fisiche generali della persona, nella misura in cui queste possono essere influenzate da un programma di esercizio strutturato correttamente.
d. Raggiungere lo sviluppo mentale e intellettuale, usando strategia, decisioni sotto pressione e organizzazione del pensiero necessarie a operare con successo.
e. Sviluppare il carattere perché includa l’autodisciplina, la fiducia in se stessi, il controllo delle emozioni, il rispetto per i diritti altrui e una condotta morale ed etica basata su ideali cristiani.
f. Fornire esperienze fisiche appropriate e il riconoscimento dei risultati ottenuti per contribuire alla scoperta di sé, alla stabilità emozionale e a creare relazioni sociali cooperative.
g. Sviluppare le qualità spirituali e le caratteristiche sociali che danno origine a un buon cittadino con moralità ed etica cristiane che lo guidino nelle relazioni umane.
h. Sviluppare abilità ricreative che abbiano una funzione benefica come attività per il tempo libero nel corso della vita.
I. Sviluppare abilità per la sicurezza e la difesa personale che aumenteranno la capacità di proteggersi e di assistere gli altri nelle attività quotidiane come nelle emergenze. Sono da evitare l’apprendimento delle arti marziali e delle attività fisiche che enfatizzano l’aggressività e la competitività.
j. Sviluppare una consapevolezza dei valori estetici riguardanti le attività fisiche e ricreative.
k. Promuovere l’amore per la natura e l’aria aperta e la comprensione del contributo che si può apportare per vivere una vita più felice e proficua.
l. Aiutare nello sviluppo di una filosofia di vita che includa atteggiamenti e pratiche appropriate riguardo alla cura del proprio corpo. Questo approccio equilibrato a uno sviluppo fisico, mentale, spirituale e sociale è stato e può continuare a essere promosso attraverso le seguenti attività:
1. Ricreazione all’aperto e attività nella natura come il nuoto, il ciclismo, l’equitazione, lo sci, il canoismo, la ginnastica, il giardinaggio, l’escursionismo, il campeggio, il collezionismo di minerali, l’immersione, la speleologia e altre.
2. Passatempi come la lavorazione della ceramica, della pietra, la meccanica automobilistica, l’agricoltura, la falegnameria, la lavorazione della pelle, la scultura e la fotografia.
3. Programmi al chiuso organizzati ufficialmente e diretti in maniera appropriata che coinvolgano tutti i membri della squadra che desiderano partecipare.

Attività Ricreative al Chiuso
Per “al chiuso” si intende all’interno di edifici. Tali attività si limitano a persone di singole chiese, scuole o istituzioni. Quando gestite in modo appropriato, svilupperanno il carattere, la forma fisica e una sana interazione di gruppo. Per garantire i sani benefici che possono derivare da un programma di attività ricreative al chiuso ben organizzato, si raccomandano i seguenti obiettivi:
1) Un comitato rappresentativo di leader e partecipanti dovrebbe essere formato per pianificare e controllare le attività ricreative organizzate in ogni chiesa, scuola o istituzione.
2) I responsabili delle attività fisiche dovrebbero essere consci del bisogno dei partecipanti di un programma bilanciato che dovrebbe includere attività ricreative che non siano sport organizzati.
3) Bisognerebbe stabilire un’appropriata classificazione dei partecipanti in base a fattori quali stazza fisica, età e abilità, e bisognerebbe organizzarsi in modo da includere tutti quelli che desiderano partecipare.
4) Bisognerebbe fare attenzione a fornire attrezzature e strutture adeguate, nel rispetto della salute e della sicurezza.
5) L’orientamento del partecipante come dello spettatore alla filosofia e agli obiettivi enunciati in questa dichiarazione dovrebbe essere necessario per l’organizzazione di attività fisiche.
6) Bisognerebbe evitare gli eccessi nelle reazioni della squadra e della folla, e i dirigenti qualificati dovrebbero avere la responsabilità di garantire un sano spirito di partecipazione.
7) I membri della squadra dovrebbero ruotare periodicamente per de-enfatizzare la competizione.

Sport Interscolastici
La chiesa cristiana avventista del settimo giorno si oppone ai campionati interscolastici (conosciuti come campionati universitari) nel suo sistema scolastico. Le ragioni principali sono:
1) I rischi correlati alla rivalità competitiva possono aumentare potenzialmente in questo tipo di eventi; e
2) L’impiego di tempo, personale e finanze è di solito sproporzionato rispetto al numero di individui in grado di partecipare.
Conclusioni
1) I cristiani dovrebbero essere mossi dalle più profonde motivazioni nella loro ricerca dell’eccellenza atletica.
2) Giochi e partite occasionali fra amici che coinvolgono le istituzioni in occasione di incontri sociali comuni non sono considerate attività sportive interscolastiche o al chiuso.
3) Tutti hanno dei talenti, chi più, chi meno. Dio si aspetta lealtà nel servire, a prescindere dai talenti o dalla paga (Matteo 20:1-16). Anche se i talenti sono distribuiti in maniera diversa, Dio si aspetta che le persone sviluppino ciò che hanno al meglio delle proprie capacità; si assegneranno responsabilità a ciascuno in misura della propria fedeltà. Le Scritture ci ricordano: “Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini; sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità.” (Colossesi 3:23,24).

 

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* È risaputo che in molti sistemi educativi, la promozione da un livello a un altro si basa sulla realizzazione di un punteggio alto in esami competitivi. L’ammissione a corsi di laurea specialistica, master e dottorati, necessari per perseguire determinate vocazioni, è garantita a coloro che eccellono rispetto ai propri colleghi in questi esami o totalizzando un alto punteggio in classe. Anche il successo nel perseguire vocazioni alquanto popolari può essere raggiunto soltanto operando a livelli superiori rispetto agli altri. Dal momento che alcuni aspetti della competizione sono inerenti alla vita moderna, il vero cristiano li ridurrà il più possibile. Si spera che queste linee guida siano di aiuto nello sradicare la competizione egoistica e malsana, dannosa per lo sviluppo di un carattere cristiano.
Questa dichiarazione è stata approvata e votata dal Comitato Esecutivo della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno, alla sessione del Consiglio Annuale di Nairobi, Kenya, il 7 ottobre del 1988.

Traduzione revisionata: 08/2010
Dipartimento Comunicazioni – Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno