Sulle porte degli immobili, dei supermercati, degli uffici postali, sono in genere affisse delle piccole iscrizioni che leggiamo dieci volte al giorno: “Tirare” o “Spingere”.
Possiamo concludere due cose: la prima è che non così evidente capire da sé da quale lato si apre una porta, se in dentro o in fuori; la seconda è che si vuole molto gentilmente evitarci un gesto controsenso, uno sforzo inutile, uno slancio pericoloso.
Ugualmente, nella vita, ci sono molte porte: quelle che conducono verso la felicità o verso gli altri o verso la soluzione di un problema; e neanche in questo caso è facile sapere da quale lato si aprano e, a volte, per tutta una vita spingiamo al posto di tirare o tiriamo al posto di spingere. Ecco perché anche Iddio mette sulle porte delle indicazioni: “Perdonate e questa si aprirà; credete, amate, servite, domandate!”.
Quando su una porta sta scritto “Tirare” e noi invece spingiamo e, nel nostro slancio, andiamo a schiantarci contro essa, non siamo certo tanto fieri di noi stessi. Ma forse non sappiamo leggere?
Gesù anche ci domanda: “Non avete letto?”. Se leggessimo meglio le indicazioni di Dio, ci eviteremmo molto facilmente dei gesti controsenso, degli sforzi inutili, degli slanci deludenti; e, davanti a noi, le porte della vita si aprirebbero più velocemente e più completamente.
di Philippe Zeissig da Minute oecuménique