Lina Ferrara
Vi sono inni che ci piacciono per le parole e per la melodia, che sono cari al nostro cuore perché ci avvicinano maggiormente a Dio. Ma quando li cantiamo forse non pensiamo alla storia che spesso si cela dietro le parole. È il caso di “Stupenda Grazia di Gesù”, inno 272 del nostro innario Canti di Lode. Amazing Grace, il titolo originale. “Sbalorditiva Grazia, quanto dolce è il suono…”. Sono le prime parole dell’inno più amato e conosciuto dagli evangelici. Fu scritto da John Newton. Figlio del comandante di una nave mercantile, a 11 anni John si imbarcò con suo padre per iniziare la vita da marinaio. Fu una vita dura che lo portò a vivere brutte e umilianti esperienze finché divenne capitano di una nave propria e divenne mercante di schiavi. Anche se aveva ricevuto una istruzione religiosa dalla madre, m orta quando era ancora fanciullo, Newton non era credente. Ma nel corso di una traversata verso casa, la sua nave fu sorpresa da una tempesta e, mentre cercava a fatica di dirigere la nave tra le onde, visse quella che in seguito avrebbe chiamato la sua “grande liberazione”. Nel giornale di bordo scrisse che quando tutto sembrava perduto e la nave sarebbe certamente affondata, esclamò: “Signore, abbi misericordia di noi”. Passata la tempesta, era sceso nella sua cabina a riflettere sulle parole che aveva pronunciato e quella notte comprese che vi è un Dio che ascolta e risponde alle preghiere. Per tutto il resto della sua vita osservò l’anniversario di quel fatidico giorno: il 10 maggio 1748, riconoscendolo come il giorno della sua conversione. Dopo questa esperienza John Newton si avvicino alla fede e intraprese gli studi per diventare un ministro di culto. Fu pastore di varie chiese per tutto il resto della sua vita. Stupend a Grazia, scritto nel 1773, è l’inno che racconta la sua esperienza di conversione: Un dì perduto fui, lontano dal tuo amor, e tu mi chiamasti ancor. La forza della Grazia che trasforma e che è stata capace di cambiare un uomo che prima trasportava gli schiavi in uno che combatteva per la loro libertà. È diventato forse l’inno più famoso della storia, un canto che, con poche note, dà forza agli scoraggiati, tocca i cuori induriti. Stupenda Grazia, fu cantato durante la guerra civile in entrambi i fronti; durante le marce per la conquista dei diritti civili e quando Martin Luther King condivise il suo sogno. Stupenda Grazia riecheggiò quando Nelson Mandela fu liberato e quando cadde il muro di Berlino. Cantiamolo, oggi, per ricordare la nostra liberazione grazie a Gesù e il giorno in cui abbiamo fatto nostro il dono dell’eternità.