Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
La nascita è un impenetrabile mistero, ma quando penso alla nascita di Gesù questo mistero si assolutizza maggiormente, diventa incomprensibile in tutti gli aspetti che normalmente vengono presi in considerazione quando si osserva la nascita di un bambino. Per quanto si possa dire e sia stato scritto sulla nascita Gesù, il mistero dell’incarnazione, del Dio uomo, del Dio che percorre i sentieri umani per abitare in mezzo a noi, rimane e rimarrà oggetto di meravigliosa e stupefacente indagine. Il pargolo di Betlemme è in sé un mistero. Dio è stato concepito come ciascuno di noi: nove mesi nel seno di una donna, poi la nascita in condizioni precarie, il riconoscimento, quindi la fuga verso l’Egitto …
Normalmente, nasciamo in comode stanze di ospedale, oppure in casa con l’aiuto dell’ostetrica o dei parenti, e con i dovuti accorgimenti. Allorché Gesù nacque in una umile stalla, sulla paglia, era sicuramente in condizioni disagiate, rispetto alle nostre, ma con una sostanziale differenza, fu onorato dalla presenza degli angeli, dai re magi e dai pastori. Era il figlio di Dio!
Anche la nuova nascita è un impenetrabile mistero perché è opera dello Spirito Santo. All’attempato Nicodemo Gesù rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: ‘Bisogna che nasciate di nuovo’. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Giovanni 3:5-8)
Coloro che divengono nuove creature in Cristo Gesù, manifesteranno quello che lo Spirito produce in loro: “Amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà, mansuetudine, dominio di sé” (Galati 5:22-23), e non si lasceranno più a lungo abbindolare dai desideri del peccato; ma con la fede nel Figlio di Dio seguiranno le sue orme, rifletteranno il suo carattere e purificheranno la propria vita, cercando di essere simili a lui nella purezza. La persona orgogliosa e superba diventerà modesta e umile, quella vuota e superficiale diverrà seria e discreta, l’ubriacone diventerà sobrio e il corrotto puro. “Un nuovo modo di essere non si esprime facendo cose buone saltuariamente, ma si rivela dalla tendenza che hanno le nostre parole e i nostri atti abituali” (E.G.White).