Siccome il caldo sole indiano picchiava su di noi, avevo controllato la piccola bottiglia di plastica contenente acqua accuratamente bollita e filtrata, legata alla mia cintura. Quando mia moglie e io avevamo lasciato la stazione di Pune di prima mattina, la bottiglia sembrava grande e piena d’acqua. Ma, sette ore pi tardi, mentre ci arrampicavamo fra le rovine di una montagna fortificata nel torrido caldo di mezzogiorno, la bottiglia ci sembrava piccola e l’acqua rimasta insufficiente. Il livello dell’acqua era sceso al di sotto della met, e io mi sforzavo di resistere al bisogno di bere, ignorando quanto fosse distante la fortezza. Essendo consapevoli di non potere resistere ulteriormente al caldo, coperti di polvere, decidemmo di ritornare indietro.
All’inizio non capivo che cosa stesse dicendo il giovane indiano, incontrato lungo il sentiero, che sembrava avere molto caldo ed essere stanco. Vestito in tradizionale dhoti, ci parla di nuovo e puntualizza “panee?”
“Vuole dell’acqua” dice mia moglie Robin. “Prendigli la bottiglia”. Un milione di pensieri, un milione di obiezioni attraversavano la mia mente. Non avevamo lasciato molta acqua. Non sapevamo quando ne avremmo trovata dell’altra. Ero trascinato dal vortice di tutte queste domande: perch non si era portato la sua acqua? E se era ammalato? Che cosa sarebbe successo se beveva tutta l’acqua?
Consegno in silenzio la bottiglia a Robin e guardo come lei la offre a quell’uomo. Egli beve mentre io osservo che si versava l’acqua nella sua bocca senza toccare l’orlo della bottiglia e senza inghiottire. Restituisce la bottiglia e sorridendo, ci ringrazia e continua su per il sentiero.
Nel corso degli anni, ho sempre ricevuto richieste di denaro e del mio tempo. Talvolta dico di s, altre volte dico di no. Ma adesso penso nuovamente a quella cima di montagna per valutare quello che possiedo. Qui in Nord America, dove prendo l’acqua semplicemente girando un rubinetto, posso averne sempre a disposizione molti litri. Ma in quell’accaldato giorno trascorso in India, ero tentato di negare a un uomo un sorso della mia acqua.
Ricordando la cima della montagna, sono arrivato alla conclusione che non importante ci che io do, quanto piuttosto quello che ‘ho intenzione di dare’ e quello che io ‘posso’ dare, non solo per un uomo assetato ma anche per me.
Rick Kajiura – da The Ministry of philanthropy (General Conference Ministerial Association and Philanthropic Service for Institutions)