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Pensaci. La porta dell’amore (seconda parte)

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
Se vogliamo entrare dalla porta dell’amore e proseguire in “una sola carne” è importante depositare nella relazione di coppia dei crediti che possano garantirne il successo.
I sentimenti che servono al matrimonio e alla sua stabilità sono diversi rispetto alla passione o al sentimentalismo e in primo luogo bisogna fare una distinzione fra innamoramento e amore. “L’innamoramento è una rivoluzione mentre l’amore sarebbe una riforma… Per amare l’altro non basta compiacersi della sua bellezza e bontà.., ma bisogna sintonizzassi con i suoi risvolti oscuri, imprevedibili, ambigui, di apparenza sgradevole, compromettersi cioè con l’ombra” (Pignatelli). “L’amore va costruito, non è solo sentimento, ma anche volontà, che richiede un insieme di virtù … Amare vuol dire conoscere l’altro nella sua realtà, al di là delle nostre proiezioni, dei nostri desideri. Amare è anche consapevolezza che la felicità non dipende solo dalla persona amata, che ognuno deve avere la possibilità di sviluppare la propria personalità anche nei rapporti con gli altri” (E. Fromm).
L’amore vero non è turbamento, eccitazione o desiderio continuo. Questo è semplicemente innamoramento. “L’amore invece è quello che resta del fuoco quando l’innamoramento si consuma”. “L’innamoramento è la fusione di due momenti, l’amore è la sintesi di due storie di vita” (Lutte).
L’amore è solidarietà. L’amore vero vuole partecipare, condividere, dare, raggiungere. Pensa all’altro e non a se stesso. Hermann Oeser, scrittore tedesco, così si esprime: “Coloro che vogliono diventare felici, non dovrebbero sposarsi. Quel che ha importanza è far felice l’altro. Coloro che vogliono essere capiti, non dovrebbero sposarsi. Quel che ha importanza è capire il proprio partner”.
L’amore è fiducia. Essa promuove un profondo senso di affidamento reciproco e di protezione.
È fedeltà. La riuscita del matrimonio non dipende solo dalla capacità d’innamorarsi, ma soprattutto dal saper restare nell’amore indipendentemente dalle circostanze della vita. Pertanto, la fedeltà ai voti matrimoniali o a una relazione non significa solo resistere semplicemente alla tentazione ma, innanzitutto, significa rimanere fedeli all’amore divino, il che vuol dire crescere in questo amore senza accumulare frustrazioni.
Nel matrimonio non va poi dimenticato il reciproco perdono e il sentimento di appartenenza sociale. Bisogna tenere presente che facciamo parte di un noi” sociale” e che non si può gustare la felicità