Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
Dal marciapiede opposto, un uomo di cinquanta anni guarda la porta d’ingresso di un night club. “Non è poi tanto grande, quella porta… – afferma – Eppure! Avevo una bella casa… è passata di là, dei mobili di valore… sono stati inghiottiti da quella voragine. Avevo un buona salute. È sparita anch’essa là, come mi ha detto il medico. Ed eccomi ora logoro, incapace di lavorare, roso dal rimorso, in preda all’insonnia, L’amore di mia moglie, la fiducia dei miei figli, la stima dei miei amici, ho perso tutto; tutto è passato per quella porta!”.
“Povero uomo!”, direte voi. “Ma la sua storia non mi riguarda. Io per fortuna, non sono schiavo dell’alcool o della droga!”. Badate bene, ci sono ben altre porte tenute spalancate. Sono le porte del peccato sotto le forme più varie. “La maggioranza di noi cristiani non commette quei peccati che appaiono evidenti agli occhi di tutti: il furto, l’assassinio, l’adulterio. Ma quelle cose alle quali non abbiamo rinunciato stanno di solito nascoste nella mente e nel cuore. Peccato può essere il nostro atteggiamento verso quelli che uccidono, rubano, commettono adulterio, ecc. In Matteo 15:19 Gesù vuol farci vedere che la radice del nostro male sta nei nostri pensieri, invisibili, nascosti nel cuore” (M. R. Carothers). Ma vi è un’altra porta, quella della salvezza che conduce alla vita eterna, alla pace interiore. Non si tratta di una religione, di un insieme di riti da compiere, né di un codice di regole morali, bensì di una persona: Gesù Cristo. “Allora Gesù disse loro di nuovo: ‘In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo’” (Giovanni 10: 7-9). Gesù non dice di essere “una porta” fra le tante, come se ci fossero tante possibilità per essere salvati, ma “la porta”, nel senso che egli è l’unica porta che conduce al cielo. Questa porta è sempre aperta (Apocalisse 3: 7). Ma che cosa possiamo dire della porta del nostro cuore? È aperta verso Cristo o verso il mondo? Oppure è ancora socchiusa e incerta? Chi segue Gesù non deve preoccuparsi se riuscirà o meno a ottenere la vita eterna: la salvezza e il perdono dei peccati sono doni di Dio. Se credendo al Cristo lo accettiamo come Messia e decidiamo di vivere con lui, allora potremo essere sicuri di essere salvati. Non abbiamo nulla da perdere con Gesù, ma soltanto da guadagnare. Io sono tra coloro che hanno incontrato in Gesù la gioia della salvezza.