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Pensaci. I limiti della grazia – prima parte

Francesco Zenzale
John M. Fowler – Quando parliamo di grazia divina non ci riferiamo semplicemente alla bontà o alla nobiltà d’animo umane, ma ai fondamenti della redenzione divina dal peccato. Come peccatori meritiamo la morte ma Dio ci offre la vita. Siamo separati ma lui ci offre la riconciliazione. Siamo sottoposti al suo giudizio ma lui ci dà la libertà. Siamo figli prodighi nel paese dei porci ma lui ci riporta a casa. Tutto questo avviene gratuitamente. Le opere umane, per quanto buone e nobili, non hanno nulla a che fare con il perdono divino. Secondo l’apostolo Paolo, nel quadro della salvezza, la grazia e le opere si escludono a vicenda. La salvezza è per grazia attraverso la fede soltanto: non esiste nulla di simile a un miscuglio di grazia con qualcosa che sia aggiunto dagli uomini. “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è i l dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Efesini 2:8,9). La Bibbia descrive in questo modo la grazia che salva:
– È il mezzo per il quale “giustificati… diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna” (Tito 3:7).
– È il dono gratuito di Dio “mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue” (Romani 3:24,25).
– È sovrabbondante (2 Corinzi 9:14).
– Costituisce “le ricchezze… che ha riversato abbondantemente su di noi” affinché avessimo la redenzione e “mediante il suo sangue, il perdono dei peccati” (Efesini 1:7,8).
– Lo strumento con il quale Dio ci ha salvato dalla morte in vista della resurrezione (Efesini 2:5).
– È ciò che ci dà incoraggiamento eterno (2 Tessalonicesi 2:16).
– È un dono abbondante e gratuito (Romani 5:17).
L’insegnamento della Bibbia è così chiaro e semplice: nessun peccato è troppo grave per poter essere perdonato; nessuno si è allontanato a tal punto da non poter essere ricondotto a casa dalla grazia di Dio, se si avvicina a lui con fiducia totale. “Colui che viene a me, non lo caccerò fuori” (Giovanni 6:37), ecco la promessa e la disposizione divina. La sua grazia è stupefacente, senza limiti, abbondante e assolutamente rassicurante, anche se la lettura odierna porta il titolo insolito “I limiti della grazia”. La chiave per comprendere la differenza tra illimitatezza e limiti della grazia di Dio deve essere rintracciata nel processo di salvezza contenuto nella Bibbia. I limiti della grazia possono essere così riassunti: l’amore di Dio e la libertà dell’uomo; l’inutilità della salvezza per opere; la vanità della vita e la po ssibilità di recedere dalla grazia.