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Noi e il bisogno di affetto

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
“Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente” (Romani 12:10).
Che valore pensate di avere per coloro che vi circondano? Il vostro sesto senso vi dice che non avete alcun valore per le persone che vi stanno intorno: il marito, la moglie, i figli, i genitori, il datore di lavoro, i professori e gli amici? Sentite, realmente, di essere amati per quello che siete? Sentite nel vostro cuore un vuoto d’amore? Percepite nella vostra anima la mancanza di un affetto che probabilmente prima avete conosciuto?
Non ignoro l’importanza che ha per ogni bambino il contatto fisico: essere presi e accarezzati. Oggi, si sa che separare un bambino dalla madre alla nascita interferisce con il legame naturale che si crea per entrambi. Il contatto fisico stimola fin dall’inizio lo sviluppo del neonato e il sentimento materno della madre.
Memori di questo legame, tutti noi avvertiamo il bisogno di essere protetti, accarezzati e amati. Quanti adulti vivono, ancora oggi, con uno spazio vuoto nel cuore, lo spazio della stima, del valore, degli apprezzamenti che non hanno mai ricevuto dai genitori e, anche se gli anni che passano, continuano ad aspettare quest’amore.
Nonostante i traguardi intellettuali, materiali e anche familiari conseguiti nella vita, sentiamo che il vuoto che avvertiamo dentro di noi non è stato riempito. Perché?
Un recente articolo di un importante giornale portoghese racconta di una donna di 70 anni, sposata da 50, che confessava di non avere mai amato il marito e provava una gran tristezza per questo. La psicologa, autrice dell’articolo, dopo vari incontri con la donna, finalmente scoprì che questa soffriva di una carenza di amore paterno, che aveva motivato il disinteresse per il marito.
La mancanza, da piccola, degli abbracci del padre in particolare, aveva provocato in lei un’incompletezza che, in qualche modo, l’aveva resa incapace di amare.
“Molti uomini e molte donne hanno il cuore duro perché l’affetto è stato considerato come una debolezza e quindi represso. Le buone disposizioni di queste persone sono state soffocate durante la loro fanciullezza, e se la luce dell’amore di Dio non infrange il loro freddo egoismo, la loro felicità sarà per sempre perduta” (E.G.White). Dio ti ama! Lasciati amare da lui!