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Noi, Dio e la Chiesa – seconda parte

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
Dagli strati più profondi della terra alle più lontane stelle, tutto ciò che esiste fa parte dell’universo. Esso é così grande da contenere innumerevoli stelle, e continua a espandersi a gran velocità. Si stima che esistano 100.000 milioni di galassie nell’universo, e che ogni galassia contenga approssimativamente 1.000 milioni di stelle. Ciò che sorprende maggiormente è che pur essendo ogni galassia e ogni stella diverse l’una dall’altra, esse riescano, grazie al Signore e alle sue leggi cosmiche, a “vivere insieme”. Non entrano in collisione o in contrasto. Nel libro di Ezechiele, un’impressionante visione illustra come Dio è capace di far girare l’universo, così variegato, in modo armonioso (Ezechiele 1: 16-2; 1: 4,26; 10: 8). Questa visione è meravigliosa perché ci offre la possibilità di capire come Dio dirige il mondo, la chiesa e il suo popolo. Nello stesso modo in cui la complessità delle ruote era guidata dalla mano che stava sotto le ali dei cherubini, così il complicato gioco degli eventi umani, dell’universo e della chiesa, sono sotto il controllo divino. In mezzo alle contese e al tumulto delle nazioni, di uomini e donne, colui che siede al di sopra dei cherubini guida tuttora le vicende di questo mondo. La chiesa è come l’universo. É formata da tante galassie, i vari organismi ecclesiastici, e da milioni di stelle, i membri di chiesa.
Il popolo di Dio, la chiesa di Cristo è “una” e multicolore. Nell’evangelo di Giovanni 10: 16, Gesù afferma che c’è “Un solo gregge e un solo pastore”. Il gregge è composto da pecore di diverse razze o estrazione culturale e sociale, che grazie a Gesù vivono insieme come fratelli e sorelle. Esse si vogliono bene perché hanno un bene comune: Gesù Cristo. In occasione della pentecoste, le tremila persone che si battezzarono dopo aver ascoltato la conferenza di Pietro erano giudei, elamiti, asiatici, africani, europei, arabi, egiziani, ecc. (Atti 2: 5-11; 2: 41). L’apostolo Paolo, nel riaffermare l’unità della chiesa nella diversità dei suoi membri scrisse: “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3:28; Colossesi 3:11). Esiste un solo corpo di Cristo e “come il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo” (1Corinzi 12:12). Ogni singolo membro, afferma l’apostolo, è stato battezzato, immerso “in un solo Spirito per formare un solo corpo, giudei o greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito” (1Corinzi 12: 13).