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Noi, Dio e la chiesa – quarta parte

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
“Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua” (1 Corinzi 12:27,12). L’immagine del corpo, non solo chiarisce la relazione tra Cristo e la Chiesa, ma ha anche delle importantissime implicazioni per quanto riguarda le relazioni dei membri di chiesa tra di loro. Il corpo è una realtà unica e complessa, composta da molte parti diverse. In esso, sia l’unità sia le differenze sono importanti: di fatto ogni parte ha bisogno dell’altra. Un corpo non esiste senza le sue membra ed è proprio stando assieme che esse diventano importanti. Nessuna potrebbe esistere, o avere un qualche scopo, separata dalle altre. Paolo usa queste idee, in uno dei brani più significativi delle sue lettere (1 Corinzi 12:12-27), per incoraggiare i cristiani di Corinto a essere uniti. La tendenza di alcuni a enfatizzare le proprie capacità peculiari minacciava di distruggere questa antica comunità. Paolo paragona la chiesa al corpo umano per ricordare a costoro che tutti dipendono gli uni dagli altri, e per incoraggiare quelli che hanno capacità diverse, forse meno rilevanti, a pensare che anch’essi ne sono una parte importante. Paolo comincia affermando che l’unità del corpo è un fatto essenziale: “Perché come il corpo è uno ed ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un unico corpo, così ancora è di Cristo” (v. 12). Successivamente afferma che ogni membro fa parte del corpo, indipendentemente da come egli valuta se stesso (vv. 15,16). Mostra poi quanto siano fondamentali le differenze tra le membra del corpo. Un corpo sarebbe seriamente andicappato senza organi con funzioni diverse (vv. 17-20). Se fossimo soltanto occhio, ad esempio, come potremmo udire? La sostanza è che le diverse membra del corpo hanno bisogno l’una dell’altra: non si può sopravvivere da soli. Infine, l’apostolo fa osservare che le membra sentono ogni cosa assieme, come essendo uno. “Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; e se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui” (v. 26). “Ora voi siete il corpo di Cristo”, conclude, “e membra d’esso, ciascuno per parte sua”.
L’illustrazione del corpo sottolinea l’unicità e l’importanza di ogni membro di chiesa. Allo stesso tempo sostiene la priorità dell’unità, perché è solo stando insieme che le singole persone ricevono la capacità di realizzare il loro scopo. La chiesa ha bisogno che tutte le parti funzionino in armonia per compiere in modo adeguato la volontà di Dio.