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Lieta certezza

Lina Ferrara
Dopo aver terminato gli studi di teologia presso il seminario di Collonges-sous-Salève, e prima di iniziare a servire nella Chiesa, pensai di studiare a Newbold, in Inghilterra. Fu un’esperienza importante e formativa, per la quale ringrazio ancora la mia famiglia. In quell’anno imparai diversi inni nuovi, ma uno mi piaceva particolarmente: Blessed assurance. In italiano: Lieta certezza. E che sorpresa scoprire, alcune settimane fa, durante un seminario delle donne battiste a Napoli, la storia di questo canto. Autrice delle parole inglesi è Fanny J Crosby, una “star”, diremmo oggi, degli inni cristiani americani. Nata nel 1820, aveva otto settimane quando, per l’errore di un medico, divenne cieca. Crebbe con la nonna Eunice che la aiutò ad acquisire una sempre maggiore autonomia, nonostante fosse non vedente. La nonna la spronava a sviluppare l’immaginazione, trascorrendo ore a descriverle ciò che la circondava, la natura e il cielo; le fece anche conoscere la Bibbia di cui Fanny riusciva a imparare a memoria interi libri. A 15 anni iniziò a frequentare l’Istituto per non vedenti di New York e si diplomò con ottimi voti. Fu proprio in quel periodo, durante un’epidemia di colera in cui persero la vita dieci studenti, che la sua fede cominciò a vacillare. Fanny, che non si era mai lamentata della sua condizione, cominciò a essere insofferente e schiva, rasentando la depressione. Fu un periodo difficile per lei e la sua vita si trovò così a un bivio: seguire Gesù o le proprie ambizioni personali? Una sera, durante una campagna di risveglio nella chiesa metodista episcopale di New York sentì forte la chiamata del Signore. “Il Signore ha acceso una stella risplendente nella mia vita e ora ho la certezza che nessuna nube potrà mai oscurarne la luce”, scrisse Fan ny ricordando quella serata. In seguito, riguardo alla sua cecità dichiarò: “Sembra che Dio abbia permesso di non vedere tutta la vita, ma lo ringrazio per questo. Qualunque vita terrena mi fosse offerta in dono domani non l’accetterei, perché mi distrae dalla mia vocazione: cantare le lodi del Signore”. Il suo esempio di fede e gli oltre 8.000 testi di inni scritti alla gloria di Dio hanno fatto di lei “la madre del canto comunitario moderno in America”. Lieta certezza, composto nel 1873, è tra i suoi inni più famosi. Un giorno Phoebe P. Knapp, autrice di oltre 500 melodie di inni, andò a trovare la sua amica Fanny e, al pianoforte, suonò per alcune volte un suo motivo. “Fanny, che cosa ti dice questa musica”, chiese all’amica. Rapida fu la risposta: “Lieta certezza, son di Gesù! O quale anticipo della gloria divina! … Questa è la mia storia, questo è ; il mio canto, lodare il mio Salvatore ogni giorno e sempre” (traduzione letterale). Era nato un nuovo inno. Fanny Crosby riusciva a comporre interamente nella sua mente fino a 12 poesie e testi di inni contemporaneamente, ee poi li dettava. “Chiedo sempre a Dio di ispirarmi, prima di iniziare a pensare alle parole di un inno”, dichiarò una volta. Dopo la morte della sua unica bambina scrisse l’inno “Sicura in man di Cristo” (“Presso di te sicura”, nel nostro innario), divenuto balsamo e conforto per tante madri e genitori che hanno vissuto la sua stessa dolorosa esperienza. Lieta certezza nell’innario Canti di lode si intitola “Vengo al tuo trono, o mio Signor” ed è il numero 289. L’adattamento in italiano è della nostra cara Osella Tanzini. “È la mia storia questa, o Signor, ero perduto, or salvo son”. (Fonte per la storia di Fanny Crosby: Mfeb)