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La testimonianza di un campo di patate

Lina Ferrara
Nella prima metà del 1800, in seguito alla predicazione di William Miller in diverse chiese evangeliche degli Stati Uniti, si era diffuso un movimento che aspettava l’imminente ritorno di Gesù. Studiando una profezia contenuta nel libro biblico di Daniele, questi uomini e donne di fede erano giunti a una data precisa, il 22 ottobre 1844, in cui Gesù doveva ritornare per portare i salvati in cielo, e per tale evento si preparavano. Leonard Hastings, un contadino del New Hampshire, credeva fermamente al secondo avvento di Gesù. La famiglia Hastings viveva nei pressi della città di New Ipswich, dove si trovava una comunità avventista millerita. Nella primavera del 1844, Hastings aveva seminato un grande campo di patate che erano cresciute bene e che, in autunno, erano pronte per essere raccolte. Ma Hastings sentiva in cuor suo che zappare le patate poteva essere un modo di negare la sua fede. In fin dei conti, Gesù sarebbe ritornato dopo qualche settimana e non ci sarebbe stato più bisogno delle patate. Quando alcuni vicini vennero a conoscenza della decisione del contadino, si offrirono di zapparle per lui e di metterle nel suo granaio. Ma Hastings era sicuro che non avrebbe avuto bisogno delle patate e che il suo campo non raccolto avrebbe proclamato la sua fede nel ritorno di Gesù, il 22 ottobre. “No – rispose ai vicini – lascerò che questo campo di patate predichi la mia fede nell’imminente ritorno del Signore”. “È pazzo”, commentarono alcuni vicini. “Se ne pentirà. Le patate marciranno sotto terra”, vociferavano altri alle sue spalle. Ma Leonard Hastings non si fece influenzare dalla loro incredulità. Come gli altri milleriti voleva dimostrare con le sue azioni ciò che aveva scoperto nella Bibbia. Egli aspettava ardentemente il prossimo ritorno di Gesù. Il 22 ottobre, per tutto il giorno e la notte Hastinds e gli altri credenti guardarono il cielo e attesero. Quando, alla fine, l’orologio segnò la mezzanotte e Gesù non tornò, furono devastati. Il 22 ottobre del 1844 fu conosciuto come il giorno della Grande Delusione. Molti milleriti, dopo questa esperienza, ricominciarono a studiare la Bibbia per capire il motivo per cui Gesù non era ritornato. Ma che cosa successe alle patate di Hastings? Marcirono sotto terra? Nessuno dei milleriti morì di fame, neanche Leonard Hastings. Le sue patate dovevano predicare la sua fede in Gesù. E, a conti fatti, le patate testimoniarono ancora meglio di come Hastings stesso avrebbe potuto fare. L’autunno del 1844 fu mite e le patate di Hastings restarono nel campo fino a novembre. Quando alla fine si decise a zapparle, egli scoprì che erano le migliori che avesse mai coltivato. Invece i vicini, che avevano raccolto le patate nel giusto periodo, non stavano tanto bene. Una malattia aveva fatto marcire quasi tutte le patate raccolte. Ma quelle che erano rimaste nel terreno non furono colpite. Così Hastings ebbe una notevole provvista di patate per la sua famiglia e per i vicini che lo avevano definito pazzo. Inoltre, la primavera seguente, quando arrivò il tempo di piantare di nuovo le patate, molti vicini e conoscenti andarono da Hastings per comperare i semi delle patate da piantare nei loro orti e campi. A causa della scarsità delle scorte, il prezzo dei semi di patate era notevolmente aumentato. Ciò che, secondo tanti, doveva essere fonte di molti problemi per Leonard Hastings, divenne invece una grande benedizione per lui, per la sua famiglia e anche per i vicini. Dal gruppo di credenti, di cui faceva parte anche la famiglia Hastings, che dopo la Grande Delusione ricominciò a studiare le Scritture per scoprire preziose indicazioni del Signore, è sorta la Chiesa cristiana avventista del 7° giorno. (Ad. da Heartwarming Stories of Adventist Pioneers, di Norma J. Collins).