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La dimensione socio-umanitaria del sabato

Notizie Avventiste-Francesco Zenzale
Il cristiano serve Dio ogni giorno della sua vita, ma il servizio che gli rende durante la settimana differisce da quello che gli offre nel giorno del Signore. Durante la settimana egli onora Dio mentre è alle dipendenze del datore di lavoro e deve far fronte alle molte richieste della vita. Tale servizio può essere denominato il “servizio di Marta” (Luca 10: 38-41), del quale il Signore dà un implicito riconoscimento, mentre si seguono i propri doveri. Il servizio sabbatico, invece, è “il servizio di Maria”, nel quale si porge particolare attenzione a Cristo, qualificando il proprio senso di appartenenza a Dio.
Il Sabato ci rende consapevoli dell’importanza di condividere con gli altri il tempo e la speranza che il Signore ha posto nei nostri cuori. Esso richiama alla mente le persone delle quali dovremmo ricordarci: il figlio, la figlia, il servo, la serva, il forestiero, ecc. (Esodo 20:14). Nel giorno di Sabato siamo invitati a non lavorare, a non fare i nostri affari, ma a partecipare al culto di adorazione (Levitico 23:3) e ad aiutare gli altri facendo del bene (Matteo 12:9-14; 3:1-6; Luca 6:6-11).
Un giorno, a Gesù che si trovava nella sinagoga alla presenza di un paralitico i farisei e gli scribi posero questa domanda: “É egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?” (Matteo 12:10).
Gesù rispose con un’altra domanda: “É egli lecito, in giorno di Sabato, di fare del bene o fare del male? Di salvare una persona o di ucciderla?” (Marco 3:4; Luca 6:9). Da notare che Gesù sostituì il verbo “guarire” con il verbo “fare del bene”. Con questo cambiamento, Cristo volle includere ogni tipo di attività caritatevole, non solo una. Gesù infatti rispose: “É lecito fare del bene in giorno di Sabato” (Matteo 12:12). Quindi in giorno di sabato, oltre a vivere la dimensione ecclesiale, si può svolgere un servizio socio-umanitario disinteressato.
Seguendo l’esempio di Gesù, la celebrazione del sabato dovrebbe essere per noi un momento in cui condividere le benedizioni di questo giorno con gli stranieri, gli ammalati, gli afflitti. “Il servizio che effettuiamo di Sabato nei confronti dei bisognosi onora Dio e arricchisce la nostra vita con grande senso di soddisfazione e di compimento del nostro mandato” (S. Bacchiocchi, Riposo Divino per l’inquietudine umana, Ed. AdV, 1983, p 182).