Quanto diventerebbero presto noiosi i fiori se un giorno diventassero
tutti dello stesso colore, della stessa forma, e con lo stesso profumo!
Questa diversità che quando si tratta di fiori c’incanta, diventa
insopportabile quando si tratta di uomini.
Se pensi o vivi in modo diverso dagli altri, diventi subito antipatico.
Tu pensi blu e io penso rosso: ed eccoci avversari.
Tu sei per il dirigismo e io per la libertà: ce n’è abbastanza
perché io perda la stima di te e tu di me. Sono infatti colpevole
di non essere ciò che tu sei.
Ed eccoci ben presto separati; avversari e nemici.
Da qui nasce l’intolleranza: dalla certezza che si ha di possedere il
monopolio della verità e di avere noi soli la ragione.
Frutto dell’orgoglio e della stupidità – i quali d’altronde sono
gemelli – l’intolleranza ha seminato i conflitti e le guerre lungo tutta
la storia. E, comunque, ancora non ce ne siamo liberati.
Ebbene, sii la rosa, se io sono il mughetto, e accontentiamoci di sbocciare
nel vasto giardino, dove colui che ci ha seminato ci ha dato, giorno dopo
giorno, la nostra razione di acqua e di luce.
da Minute oecuménique, Georges Juvet