La felicità non è avere o possedere, nella vita c’è una sola grande felicità: amare ed essere amati. Amare e sentirsi amati è l’essenza dell’esistenza e “nulla rende così amabili, come il sentirsi amati” (Oscar Wilde). Più volte negli evangeli la voce di Dio fluisce nel cuore di Gesù trasmettendogli la gioia di sentirsi amato, fra le tante: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»” (Mt 3: 17). Il termine “ἀγαπητός”, che la nuova riveduta traduce con “diletto” letteralmente si dovrebbe tradurre “ben amato”. “Ecco il mio ben amato figlio”. La nuova Diodati traduce “Amato figlio”, La Luis Segond: ”Celui-ci est mon Fils bien-aimé, en qui j’ai mis toute mon affection”. “Questo è il mio ben amato figlio, nel quale riverso tutto il mio affetto”.