Il Nuovo Testamento non condivide il disprezzo per la donna noto presso gli ebrei; infatti non le veniva insegnata la Torà, e il marito poteva darle il libello (Mt 19:7-9) di ripudio anche per futili motivi. Secondo il testo biblico «la donna è membro a pieno titolo della comunità cristiana (At 1:14; 12:12) e rientra anche nella missione cristiana (At 16:13ss; 17: 12). La casa di una donna serve come luogo di adunanza (At 18:26; Rm 16:1ss). Accanto al diacono maschile (At 6:1ss) ne subentra anche uno femminile, dapprima a carattere libero (At 9:36ss; 16:15), in seguito come ufficio comunitario (Rm 16:1); in questo rientra anche lo stato della vedova (1 Tm 5:3.9; cfr. anche Ti 2:3-9).