La lavanda dei piedi è un evento insolito che coinvolge personalmente. Nel mondo antico faceva parte del ringraziamento e dell’ospitalità nella casa ed era praticato a tutti i livelli della società. Le persone indossavano sandali o camminavano scalzi, quindi i loro piedi diventavano sporchi e fangosi. Abitualmente era lo schiavo a svolgere questo servizio, di solito prima dei pasti. Questo atto era anche intimamente legato all’onorabilità che si accordava all’ospite. Era il primo dovere rivolto al visitatore facendolo sentire a suo agio e recandogli refrigerio. Possiamo cogliere questo aspetto nell’atteggiamento di Abraamo nei confronti dei tre visitatori a Mamre (Genesi 18:1-4); in quello di Lot a Sodoma nei confronti dei due angeli (Genesi 19:2); di Labano nei conforti di Eliezer servo di Abraamo (Genesi 24:32);[1] nel gesto del maggiordomo egiziano nei confronti dei fratelli di Giuseppe (Genesi 43:24) e nel vecchio di Ghibea verso il levita di Efraim (Giudici 19:21), ecc. Inviata dal marito, Abigaela si presenta a Davide come una serva: «Allora lei si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua serva farà da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore» (1 Samuele 25:41).