Un vecchio contadino era in lite con un suo vicino da ben trent’anni a proposito della collocazione di un recinto. A causa di questa disputa nessuno dei due si decideva a riparare il recinto. Sul letto di morte, il vecchietto decise di mettere le cose a posto. Chiamò sua moglie e le disse: “Per favore, dì ad Abner che sto morendo e che desidero parlargli”. Non passò molto che la moglie tornò a casa con il vicino Abner. Il vecchio contadino, tutto tremante, disse: “Abner, tu ed io abbiamo litigato per quel recinto per quasi trent’anni. Ho detto diverse cose piuttosto dure sul tuo conto, e voglio dirti che sono terribilmente dispiaciuto. Desidero ristabilire l’amicizia con te prima che io muoia. Mi perdonerai?”. “Certo che sì – disse Abner, con le lacrime agli occhi – Penso che neanch’io abbia detto delle cose tanto belle su di te negli ultimi trent’anni. Sì, credo che sia ora di essere amici”. Dopo una solenne stretta di mano, l’uomo ammalato puntò il dito verso Abner e gli disse: “Stai attento però, Abner, se io dovessi guarire, dimentica ciò che ti ho detto! La ragione sul recinto è mia!” A volte i vicini sembrano avere difficoltà nel riparare un recinto, ma se la verità fosse risaputa certe famiglie avrebbero ancora più difficoltà. Offese, ingiustizie, sentimenti negativi e incomprensioni si sovrappongono per anni da tutti e due i lati del recinto. Più invecchiamo e più vorremmo riparare quel recinto, ma la cosa sembra diventare sempre più difficile da realizzare. Tuttavia, riparare il recinto vuol dire ristabilire i rapporti e questo è ciò che i genitori di figli problematici desiderano più di ogni altra cosa.