Per Freud l’Es costituisce la matrice originaria, la base più profonda della nostra psiche. Possiamo trovare una chiara esposizione di ciò che l’Es rappresenta nello scritto Introduzione alla psicoanalisi (Nuova serie di lezioni), di cui vorremmo presentarvi uno stralcio, forse un po’ lungo, ma quanto mai esemplificativo: «È la parte oscura, inaccessibile della nostra personalità […] All’Es ci avviciniamo con paragoni: lo chiamiamo un caos, un crogiuolo di eccitamenti ribollenti […] Attingendo alle pulsioni, l’Es si riempie di energia, ma non possiede un’organizzazione, non esprime una volontà unitaria, ma solo lo sforzo di ottenere soddisfacimento per i bisogni pulsionali nell’osservanza del principio di piacere. Le leggi del pensiero logico non valgono per i processi dell’Es, soprattutto non vale il principio di contraddizione. Impulsi contrari sussistono uno accanto all’altro, senza annullarsi o diminuirsi a vicenda…