Lo scrittore, Michael Ende, recentemente scomparso, autore di Momo, La storia infinita, racconta le vicende di un mondo che va in rovina, verso l’annientamento, perché una parola era stata smarrita e senza questo codice ogni cosa correva inesorabilmente verso la distruzione e la frammentazione. Chissà se questa parola smarrita, tra le svariate altre possibili interpretazioni, non possa essere l’uomo stesso. Infatti l’universo, la terra, il mondo degli animali, delle piante e degli uomini vengono interpretati, amati, desiderati e conosciuti dall’uomo e da nessun altro. Chi dà il nome ai viventi è l’uomo. Se l’uomo si smarrisce, tutto si frammenta.