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05. Bibbia e archeologia

Dall’inizio del 19.mo secolo, col sorgere del razionalismo liberale, tutto il sapere passò sotto il vaglio della critica. La Bibbia stessa non fu risparmiata da questa analisi e dato che molte affermazioni non erano sostenute da altre fonti extra bibliche, la maggior parte del racconto biblico fu ritenuto semplice leggenda, racconti mitici, alla stregua dei racconti babilonesi o egiziani. Pertanto, il testo fu ritenuto falso, vale a dire un testo scritto da autori vissuti posteriormente alle affermazioni fatte dalla Scrittura stessa. Per esempio, i primi 5 libri di Mosè non sarebbero stati scritti intorno al 1400 a.C. circa, ma 1000 anni più tardi, da uomini che si attribuivano il nome di Mosè. Altre accuse erano indirizzate alla trasmissione del testo biblico: alcuni studiosi ritenevano che nel corso dei secoli sarebbero state apportate al testo delle manomissioni, per cui il contenuto non sarebbe più autentico. Lo scopo era chiaro: abbattere la fiducia dei cristiani nella autenticità della Bibbia come rivelazione di Dio agli uomini. Paolo scrivendo a Timoteo affermò: «Tutta la Scrittura è ispirata da Dio» (2Tm 3: 16). Ci sono delle prove extra bibliche che ci aiutano a ritenere che la Bibbia è Parola di Dio e che nel corso dei secoli il testo non è stato alterato?