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04. Il dono delle lingue

Il termine «glossolalia» significa parlare in lingua o in lingue «dal greco glossa o glossais lalein» e si riferisce ad un’esperienza presente nella prima comunità cristiana (Marco 16: 17; Atti 2: 1 – 11; 10: 46; 11: 15; 19: 1-6; 1 Corinzi 14). Nel giorno della Pentecoste (gr. Pentecoste; sott. Heméra = cinquantesimo giorno), festa della mietitura, detta anche festa delle settimane (Esodo 34:22; Deuteronomio 6:10), avvenne secondo gli Atti apostolici, l’effusione dello Spirito Santo sopra i discepoli riuniti a Gerusalemme, dove dal giorno dell’ascensione di Gesù aspettavano in preghiera l’adempimento della sua promessa (Atti 1: 4-5). L’apostolo Pietro comprende tale manifestazione come l’adempimento della profezia di Gioele 2:28 che egli cita (Atti 2:17-21), col suo annuncio di fenomeni cosmici che preludono alla venuta del Regno e che conferisce allo Spirito un significato escatologico imminente. Nella pentecoste, il dono delle lingue che permette ad uomini provenienti da diversi paesi, di comprendere l’evangelo è il segno annunciatore del Regno, del giorno in cui tutte le barriere che separavano gli uomini saranno eliminate, e l’umanità ritroverà la sua unità perduta.

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