Dalle Scritture apprendiamo che è lo Spirito Santo a parlare ai nostri padri per bocca dei profeti (Atti 28:25), che rende testimonianza della verità che è in Cristo (Giovanni 15:26), che fortifica la fede (1 Corinzi 6:19), che convince il mondo del giudizio divino (Giovanni 16:8-11), che rigenera o dà nuova vita (Giovanni 3:8), che santifica (2 Tessalonicesi 2:13; 1 Pietro 1:2) e accorda alla chiesa i doni legati al ministero (1 Corinzi 12:4-11)… La chiesa non sarebbe in grado di compiere la propria missione nel mondo, se non potesse contare sui doni spirituali che si manifestano nel suo seno. Salendo al cielo, Cristo la ricolmò dei suoi doni celesti. Lo Spirito Santo, suo rappresentante, agisce con potenza distribuendo i suoi doni secondo le possibilità dei singoli membri e per l’edificazione di tutti: «Ora a ciascuno è la manifestazione dello Spirito per il bene comune » (1 Corinzi 12:7). I membri della chiesa sono responsabili dell’uso dei doni affidati loro dallo Spirito Santo: essi sono dunque degli economi, degli amministratori di beni dati loro in custodia.