Se apriamo un libro di storia antica, osserviamo con ammirazione i disegni del magnifico tempio di Amon-Ra, il dio sole, a Karnak. E leggiamo la bella preghiera che c’è pervenuta dall’antico Egitto: «Onore a te, gran Dio! Quando scompari dietro l’orizzonte, la terra si oscura, come se fosse morta! Quanto torni a splendere tutto riprende vita… Tu crei la terra secondo il tuo cuore, tu solo… Tu crei le stagioni. Crei gli alti cieli per salirci a contemplare quanto hai fatto. Tu, solo tu…». Gli Egiziani (e tanti altri popoli religiosi) erano sulla via della fede, ma questo cammino era tempestato da tanti errori. Nella ricerca di Dio si sono persi per strada. Hanno osservato il fuoco, il vento, l’aria, il cielo stellato, l’acqua impetuosa e li hanno scambiati per delle divinità. Non hanno saputo riconoscere il Creatore ammirando le sue opere, ma hanno adorato le creature piuttosto che il Creatore. In modo particolare hanno adorato il sole, dedicandogli il primo giorno della settimana. Purtroppo, anche il cristianesimo come gli Egiziani e tanti altri popoli religiosi, nella ricerca di Dio, si sono persi per strada, e come gli antichi pagani adorano Dio nel giorno in cui i pagani adoravano il sole: la domenica.