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Dichiarazione sul transgender

La crescente consapevolezza dei bisogni e delle sfide che uomini e donne transgender vivono, e l’aumento delle questioni transgender alla ribalta sociale nel mondo sollevano questioni importanti non solo per le persone colpite dal fenomeno transgender, ma anche per la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. Pur se le lotte e le sfide di coloro che si identificano come transgender hanno alcuni elementi comuni a quelle di tutti gli esseri umani, riconosciamo l’unicità della loro situazione e la limitazione della nostra conoscenza nei casi specifici. Tuttavia, riteniamo che la Scrittura offra i principi per guidare e consigliare le persone transgender e la Chiesa, trascendendo la cultura e le convenzioni umane.

Il fenomeno transgender 
Nella società moderna, l’identità di genere denota tipicamente «il ruolo pubblico (e di solito legalmente riconosciuto) vissuto come ragazzo o ragazza, uomo o donna», mentre il sesso si riferisce «agli indicatori biologici di maschio e femmina».1 L’identificazione del genere di solito è in linea con il sesso biologico di una persona alla nascita. Tuttavia, un disallineamento può accadere a livello fisico e/o mentale-emotivo.

Un’ambiguità a livello fisico dei genitali può derivare da alterazioni anatomiche e fisiologiche tali da non poter chiaramente constatare se un bambino è maschio o femmina. Questa ambiguità della differenziazione sessuale anatomica è spesso definita ermafroditismo o intersessualità.2

Il disallineamento a livello mentale-emotivo avviene in persone transgender, la cui anatomia sessuale è chiaramente maschile o femminile, ma che si identificano con il sesso opposto al loro sesso biologico. Sono persone che si descrivono come intrappolate in un corpo sbagliato. Il transgenderismo, già clinicamente diagnosticato come «disturbo dell’identità di genere» e ora definito «disforia di genere», è un termine generico per descrivere i molti modi in cui gli individui interpretano ed esprimono la loro identità di genere diversamente da ciò che determina il genere sulla base del sesso biologico.3 «La disforia di genere si manifesta in molti modi, tra cui forte desiderio di essere trattato come l’altro sesso o di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali, o una forte convinzione di avere sentimenti e reazioni tipiche dell’altro genere».4

La tendenza contemporanea a respingere il genere binario biblico (maschile e femminile) e a sostituirlo con uno spettro crescente di tipi di genere, ha portato a considerare normali e ad accettate, nella cultura contemporanea, talune scelte innescate dalla condizione transgender. Tuttavia, il desiderio di cambiare o vivere come persona di un altro genere può portare a scelte di vita biblicamente inappropriate. La disforia di genere può, per esempio, portare al travestitismo,5 a sottoporsi a intervento chirurgico per cambiare sesso e al desiderio di avere un rapporto coniugale con una persona dello stesso sesso biologico. Dall’altro lato, le persone transgender possono soffrire in silenzio, vivere una vita celibe o essere sposate con un coniuge di sesso opposto.

Principi biblici sulla sessualità e il fenomeno transgender 
Poiché il fenomeno transgender deve essere valutato secondo la Scrittura, i seguenti principi e insegnamenti possono aiutare la comunità di fede a relazionarsi in maniera biblica e simile a Cristo con le persone che presentano disforia di genere:

  1. Dio ha creato l’umanità con due persone identificate, in termini di genere, come maschio e femmina. La Bibbia lega indissolubilmente il genere e il sesso biologico (Gn 1:27; 2:22-24), e non fa distinzione tra i due. La Parola di Dio afferma la complementarietà così come la chiara distinzione tra maschio e femmina alla creazione. Il racconto della Genesi sulla creazione è fondamentale per tutte le questioni della sessualità umana.
  2. Dal punto di vista biblico, l’essere umano è un’unità psicosomatica. Per esempio, la Scrittura definisce ripetutamente l’intero essere umano come un’anima (Gn 2:7; Ger 13:17; 52:28-30; Ez 18:4; At 2:41; 1 Cor 15:45), un corpo (Ef 5:28; Rm 12: 1-2; Ap 18:13), carne (1 Pt 1:24), e spirito (2 Tm 4:22; 1 Gv 4:1-3). Pertanto, la Bibbia non approva il dualismo nel senso di separazione tra il corpo e la propria percezione della sessualità. Inoltre, la Scrittura non prevede una parte immortale nell’essere umano, perché solo Dio possiede l’immortalità (1 Tm 6:14-16) e la concederà a coloro che credono in lui, alla prima risurrezione (1 Cor 15:51-54). Quindi, l’essere umano è anche ritenuto un’entità sessuale intera e l’identità sessuale non può essere indipendente dal proprio corpo. Secondo la Scrittura, la nostra identità di genere, come progettato da Dio, è determinata dal sesso biologico alla nascita (Gn 1:27; 5:1-2; Sal 139:13-14; Mc 10:6).
  3. La Scrittura riconosce, tuttavia, che a causa della sua disubbidienza (Gn 3:6-19) l’intero essere umano – mente, corpo e spirito – è stato colpito dal peccato (Ger 17:9; Rm 3:9; 7:14-23; 8:20-23; Gal 5:17) e necessita di essere rinnovato da Dio (Rm 12:2). Le nostre emozioni, i sentimenti e le percezioni non sono indicatori pienamente affidabili dei progetti, degli ideali e della verità di Dio (Prv 14:12; 16:25). Abbiamo bisogno della guida del Signore, attraverso la Scrittura, per determinare ciò che è meglio per noi e vivere secondo la sua volontà (2 Tim 3:16).
  4. Il fatto che alcuni individui affermano un’identità di genere incompatibile con il loro sesso biologico rivela un grave dicotomia. Questo disagio, che sia sentito o meno, è un’espressione dei danni compiuti dal peccato negli esseri umani e può avere molteplici cause. Anche se la disforia di genere non è intrinsecamente peccaminosa, può provocare scelte peccaminose. È un altro indicatore che, a livello personale, gli esseri umani sono coinvolti nel gran conflitto.
  5. Fintanto che le persone transgender si impegnano a vivere secondo gli insegnamenti biblici sulla sessualità e sul matrimonio, possono essere membri della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. La Bibbia in modo chiaro e coerente identifica come peccato ogni attività sessuale al di fuori del matrimonio eterosessuale (Mt 5:28, 31-32; 1 Tim 1:8-11; Eb 13:4). Stili alternativi di vita sessuale sono distorsioni peccaminose del buon dono di Dio della sessualità (Rm 1:21-28; 1 Cor 6:9-10).
  6. Poiché la Bibbia considera l’uomo come entità olistica e non fa distinzione tra sesso biologico e identità di genere, la Chiesa mette fortemente in guardia le persone transgender contro la chirurgia per il cambio di sesso e contro il matrimonio, se hanno subito una tale procedura. Dal punto di vista biblico olistico della natura umana, la transizione completa da un genere a un altro e il raggiungimento di un’identità sessuale integrata non possono essere previsti in caso di intervento chirurgico per il cambio di sesso.
  7. La Bibbia ordina ai seguaci di Cristo di amare tutte le persone. Create a immagine di Dio, devono essere trattate con dignità e rispetto. Questo include le persone transgender. Atti di scherno, abuso o bullismo verso le persone transgender sono incompatibili con il comandamento biblico: «Ama il tuo prossimo come te stesso» (Mc 12:31).
  8. La Chiesa, in quanto comunità di Gesù Cristo, deve essere un rifugio e un luogo di speranza, di cura e di comprensione per tutti coloro che sono confusi, sofferenti, in difficoltà e soli, perché «Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante» (Mt 12:20). Tutte le persone sono invitate frequentare la chiesa cristiana avventista e godere della comunione dei suoi credenti. Coloro che sono membri possono partecipare pienamente alla vita della chiesa purché ne abbraccino il messaggio, la missione e i valori.
  9. La Bibbia proclama la buona notizia che i peccati sessuali, commessi da eterosessuali, omosessuali, transessuali o da altri, possono essere perdonati e la vita può essere trasformata mediante la fede in Gesù Cristo (1 Cor 6:9-11).
  10. Coloro che provano discordanza tra la loro identità sessuale biologica e la loro identità di genere sono incoraggiati a seguire i principi biblici nell’affrontare la loro sofferenza. Essi sono invitati a riflettere sul progetto originario di Dio di purezza e fedeltà sessuale. Appartenendo a Dio, tutti sono chiamati a onorarlo con i loro corpi e le loro scelte di vita (1 Cor 6:19). Come tutti i credenti, le persone transgender sono incoraggiate a servire Dio e a ricevere la pienezza della divina compassione, pace e grazia, in previsione dell’imminente ritorno di Cristo, quando tutti i veri seguaci di Gesù saranno completamente ristabiliti secondo l’ideale di Dio.
Dichiarazione è votata dal Comitato esecutivo della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno durante gli incontri del consiglio di primavera (aprile 2017).
Dipartimento Comunicazioni – Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno

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NOTE

1 American Psychiatric Association (a cura di), Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th ed. (DSM-5TM), American Psychiatric Publishing, Washington DC, 2013, p.451.
2 Le persone nate con genitali ambigui possono o no trarre beneficio da un trattamento chirurgico correttivo.
3 Cfr. DSM-5TM, pp. 451–459.
4 Questa frase sai trova in un breve riepilogo sulla disforia di genere nell’introduzione di DSM-5TM pubblicato nel 2013: https://www.psychiatry.org/File%20Library/Psychiatrists/Practice/DSM/APA_DSM-5-Gender-Dysphoria.pdf (consultato l’11 aprile 2017).
5 Il travestitismo, il piacere di indossare abiti dell’altro sesso, è proibito in Deuteronomio 22:5.