Dichiarazione della Chiesa avventista sulla libertà di parola e la diffamazione delle religioni
- 1.Dichiarazione sull’aborto
- 2.Abuso e violenza in famiglia
- 3.Ambiente e l’ecologia
- 4.Anno 2000
- 5.Associazione Internazionale per la Difesa Libertà Religiosa
- 6.Benessere e Valore dell’infanzia
- 7.Chiesa e Società
- 8.Clonazione umana
- 9.Considerazioni sulla procreazione umana assistita
- 10.Cure ai malati terminali
- 11.Dichiarazione della Chiesa avventista per l’eliminazione della violenza contro le donne
- 12.Dichiarazione della Chiesa avventista su attività e spirito di competizione
- 13.Dichiarazione della Chiesa avventista su uso, abuso e dipendenza da sostanze chimiche
- 14.Dichiarazione della Chiesa avventista sui costumi sessuali, preoccupazioni
- 15.Dichiarazione della Chiesa avventista sui pericoli dei cambiamenti climatici
- 16.Dichiarazione della Chiesa avventista sul benessere e sul valore dei bambini
- 17.Dichiarazione della Chiesa avventista sul controllo delle nascite
- 18.Dichiarazione della Chiesa avventista sul creato, sua salvaguardia
- 19.Dichiarazione della Chiesa avventista sul divieto di vendita di armi d’assalto ai civili
- 20.Dichiarazione della Chiesa avventista sul nostro Nome e la nostra Missione
- 21.Dichiarazione della Chiesa avventista sulla libertà di parola e la diffamazione delle religioni
- 22.Dichiarazione della Chiesa avventista sulla Povertà Globale
- 23.Dichiarazione della Chiesa avventista sulla Sacra Bibbia
- 24.Dichiarazione sulla disciplina e tutela dei bambini
- 25.Dichiarazione della Chiesa avventista sulle unioni omosessuali. Una conferma del matrimonio cristiano
- 26.Dichiarazione della Chiesa avventista sullo Spirito di Profezia come manifestato nel ministero e negli scritti di Ellen G. White
- 27.Dichiarazione della chiesa avventista sull’abuso sui minori
- 28.Dichiarazione della Chiesa avventista sull’AIDS
- 29.Dichiarazione della Chiesa avventista sull’ambiente
- 30.Dichiarazione della Chiesa avventista sull’omosessualità
- 31.Dichiarazione della Chiesa avventista sull’Osservanza del Sabato
- 32.Dichiarazione della Chiesa avventista sull’uso di droghe
- 33.Dichiarazione della Chiesa avventista: Risposta al documento Una Conferma della Creazione
- 34.Dichiarazione della Chiesa avventista: Risposta al documento Una Conferma della Creazione – Riconferma
- 35.Dichiarazione della Chiesa avventista: Una Conferma della Creazione
- 36.Dichiarazione sui rapporti umani
- 37.Dichiarazione sul matrimonio
- 38.Dichiarazione sulla gestione dell’ambiente
- 39.Dichiarazione sulla pornografia
- 40.Dichiarazione sulle questioni femminili
- 41.Ecumenismo
- 42.Gioco d’azzardo
- 43.I rapporti con lo Stato Italiano: l’Intesa
- 44.Intolleranza razziale
- 45.La Chiesa avventista condanna gli atti di terrorismo a Londra
- 46.La violenza domestica
- 47.Le chiese e l’accoglienza
- 48.Libertà Religiosa, Evangelizzazione e Proselitismo
- 49.Linee guida della Chiesa avventista
- 50.Minoranze Religiose
- 51.Missione della Chiesa
- 52.Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno
- 53.Pace
- 54.Principi cristiani per le manipolazioni genetiche
- 55.Rapporti con le altre chiese
- 56.Ritorno di Gesù Cristo e il 2000
- 57.Scienza e Fede
- 58.Sfide delle malattie a trasmissione sessuale
- 59.Dichiarazione sulla temperanza
- 60.Dichiarazione della Chiesa avventista sulla famiglia
- 61.Dichiarazione sul transgender
Una delle caratteristiche distintive dell’essere umano è l’abilità concessagli da Dio di parlare
di cose astratte attraverso discorsi, simboli e testi scritti. Questa capacità è espressa
al massimo del suo potenziale nel campo della fede. La comunicazione riguardante il credo religioso è fondamentale per la nostra capacità di esplorare il significato e lo scopo della vita, per discutere i valori alla base delle nostre azioni e per condividere le nostre esperienze mentre ricerchiamo una più profonda conoscenza di Dio.
La chiesa cristiana avventista del settimo giorno sostiene con forza la libertà di parola in generale e quella in abito religioso in particolare. Anche se la libertà di parola è garantita dall’Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ci sono ancora alcuni tentativi di limitare questa libertà sia a livello nazionale che presso le Nazioni Unite. In entrambi i casi, è stata data particolare attenzione alla limitazione della libertà di parola che offende il credo religioso di chi ascolta.
Gli avventisti del settimo giorno riconoscono l’importanza della sensibilità e del rispetto in qualsiasi forma di comunicazione. Siamo quindi preoccupati da quei discorsi che mirano ad offendere le varie sensibilità religiose. Tuttavia, crediamo che cedere allo Stato il diritto di controllare il discorso religioso costituisca una minaccia ancora più grande all’autonomia delle persone di fede di quella rappresentata da un parlare offensivo. Di fatto, oggi esistono numerosi esempi di Stati che interpellano il desiderio di proteggere i sentimenti religiosi per giustificare il silenzio forzato imposto a discorsi religiosi pacifici.
La nostra opposizione alla limitazione della libertà di parola non fa eccezioni. La chiesa riconosce che in determinate circostanze, la parola può provocare danni tangibili e significativi al diritto alla sicurezza fisica, al godimento della proprietà privata e di altri diritti altrettanto importanti.
Per questi determinati casi, riconosciamo la responsabilità dello Stato di agire per proteggere la propria popolazione. Quando questi limiti sono necessari, la chiesa si aspetta che i governi applichino le restrizioni strettamente e unicamente ai discorsi pericolosi in questione.
La chiesa riconosce una particolare responsabilità di chi governa nel comunicare un messaggio che sostenga i diritti umani fondamentali, comprendendo tutte le sfaccettature della libertà religiosa. Questa responsabilità riguarda in particolar modo i governi, in quanto solitamente essi ricoprono un ruolo unico nel promuovere il rispetto dei diritti delle proprie popolazioni, e in particolar modo delle minoranze.
Nel riconoscere il diritto di esprimere liberamente il proprio credo religioso, gli avventisti del settimo giorno accettano la responsabilità di autogestire il proprio discorso, per garantire la sua coerenza con gli insegnamenti biblici. Ciò comprende l’obbligo di essere sia onesti che amorevoli. Ciò è particolarmente importante nell’esaminare un’altra fede, in quanto l’impeto religioso può suggerire una visione unidimensionale dell’altro. L’onestà non consiste nella mera affermazione di fatti in maniera accurata, ma anche nell’inserimento dell’informazione in un contesto accurato.
Gli avventisti del settimo giorno saranno costretti dalla legge dell’amore di Cristo in tutto ciò che dicono e fanno. Quando il dono divino della parola è impiegato per comunicare con amore, benediremo non soltanto gli esseri umani; onoreremo il Dio che ci ha creati e che ha fornito a tutti il dono di esprimere noi stessi.
Questa dichiarazione è stata votata e approvata dall’Assemblea della Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno ad Atlanta, luglio 2010.
Traduzione revisionata: 07/2010
Dipartimento Comunicazioni – Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno