Dichiarazione approvata nell’ottobre 1992.
Avendo gli avventisti del 7° giorno una concezione del mondo strettamente legata alla loro fede, è in termini religiosi che deve essere trattato il loro rapporto con l’ambiente. Per gli avventisti del 7° giorno, il mondo nel quale viviamo è un dono d’amore del nostro Creatore, «Colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque!» (Ap. 14:7; 11:17,18) Quindi, il dovere di preservare e conservare questo mondo è, per quanto li riguarda, intimamente collegato al fatto di servire Dio.
Il Dio creatore pose intenzionalmente l’uomo in relazione con se stesso, gli altri e il mondo circostante. Ogni elemento è correlato agli altri in maniera inscindibile, creando un sentimento di intensa unità. Dio mise da parte il settimo giorno, o sabato, per commemorare in perpetuo l’atto creatore che generò il mondo. Nel riposarsi in questo giorno, gli Avventisti rafforzano la loro particolare relazione con il Creatore e con tutta la creazione. L’osservanza del sabato pone l’accento sulla qualità della loro integrazione con tutto ciò che li circonda, tutte cose facenti parte del piano di Dio.
Avendo l’uomo scelto di disubbidire a Dio, l’ordine originale fu turbato lasciando il posto a una disarmonia estranea agli scopi divini da cui risultarono conflitti spirituali e sociali, e disordine nella natura. La caduta ebbe un’incidenza sugli aspetti morali della nostra vita; essa è anche all’origine degli attuali problemi legati all’ambiente. I cristiani hanno la missione di restaurare l’autenticità della relazione con Dio, con il prossimo e con l’intero ambiente.
Gli avventisti del 7° giorno sono sensibilizzati a questo riguardo. In primo luogo, ognuno ha la responsabilità del proprio immediato «ambiente», vale a dire del suo corpo. Abusare del proprio corpo non significa solamente mancare di rispetto verso il piano del Creatore, ma anche contribuire all’indebolimento della qualità generale della vita. Ecco perché gli avventisti del 7° giorno si propongono difensori di un modo di vita semplice e sano che fortifichi la salute fisica e mentale, e eviti di impoverire l’ambiente. Il rifiuto di abitudini gravemente nocive quali l’uso di bevande alcoliche, tabacco e altre sostanze nocive si accompagna a un atteggiamento attivo e sano verso l’alimentazione, l’attività fisica, la stabilità delle emozioni e degli affetti e la crescita spirituale.
Riconoscendo la nostra comune origine e sapendo che la dignità è un dono del Creatore che non deve essere presa alla leggera, gli avventisti del 7° giorno si sforzano di migliorare la qualità della vita. Ne risulta un sostanziale sviluppo delle risorse rispondenti ai bisogni umani. Una vera restaurazione del nostro ambiente dipende da sforzi personali e cooperativi. A tal fine, gli avventisti del 7° giorno accettano al meglio la sfida costituita dalla restaurazione del piano totale di Dio. Spinti dalla loro fede, essi si consacrano al rinnovamento degli uomini e dell’ambiente grazie a una vita armoniosa al servizio di Dio e dell’umanità. Attraverso tale impegno affermano la loro missione di economi della creazione divina anticipando il ritorno del Signore che ristabilirà tutte le cose in armonia con il piano originale del Dio creatore.