La Quaresima, è un periodo di quaranta giorni, dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, vissuto nella penitenza, come preparazione all’evento pasquale. Essa è preceduta dal carnevale. Una festa popolare, quest’ultimo, caratterizzata dal divertimento, dalla satira, dallo scherzo fino spingersi alla licenziosità. Nello sviluppo della Quaresima «ha contribuito prima di tutto la pratica del digiuno in preparazione alla Pasqua, poi la disciplina penitenziale alla quale, fin dal 306, accenna l’Epistola canonica di S. Pietro Alessandrino; infine le esigenze sempre crescenti del catecumenato con la preparazione immediata al Battesimo, celebrato nella notte di Pasqua». I primi accenni diretti a un periodo pre-pasquale quaresimale risalgono all’inizio del IV secolo in Oriente e alla fine dello stesso in Occidente. K. Bihlmeyer e H. Tuechle, in Storia della chiesa evidenziano che «Il digiuno pasquale che nel terzo secolo comprendeva di solito la settimana santa, dunque sei giorni, fu esteso nella prima metà del quarto secolo a 40 giorni, periodo chiamato quadragesima (dal greco Τεσσαραχοτή). Evidentemente, tale durata fu stabilita per imitare il digiuno di Gesù nel deserto. Anastasio ne venne a conoscenza in occasione del suo esilio a Treviri, nel 336 e dopo il suo ritorno la introdusse in Alessandria».