Non tutto ciò che mangiamo ci fa del bene. Certi cibi che solleticano gradevolmente le papille gustative sono disastrosi per il fegato. Piacere di un istante, seguito da una lunga sofferenza e che finiamo col rimpiangere, senza per questo rinunciarci…
Persone che vi confidano, per esempio che il loro stomaco è refrattario alle crêpes Suzette, ma che si ostinano a mangiarle lo stesso. Ne soffriranno come ne hanno sempre sofferto. Rimpiangeranno una volta di più di aver ceduto alla gola. Ma, che importa: “Sono talmente buone!”.
E passi per le crêpes Suzette. L’errore non è poi così grave. Ma ci sono altri errori, altre bugie e altri imbrogli con i quali non si deve scherzare.
Nessuno è esente da errori, affermano i saggi.
Ma chiunque ritorna sempre allo stesso errore quando ne conosce i frutti amari, non è altro che un imbecille. Imbecille nel senso di debole.
Ha fatto cento volte l’esperienza. Che importa! Ricomincia sempre. è là l’errore di tutti i nostri errori. Gesù ha detto alla donna adultera: “Va’…”, ma le ha anche detto: “Non peccare più”.
da Minute oecuménique, Georges Juvet