Francesco Zenzale
“O uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la pietà, camminare umilmente con il tuo Dio” (Michea 6:8).
Secondo la Parola di Dio enunciata da Michea, l’etica cristiana si interessa del corretto atteggiamento dell’uomo nei confronti di Dio del prossimo e del proprio percorso di vita.
1. Il corretto atteggiamento dell’uomo nei confronti di Dio è possibile solo se mediato dalla rivelazione che Egli ha dato di sé nella persona di suo Figlio, nel quale “abita corporalmente tutta la pienezza della Deità”(Colossesi 2:9). Condizionamenti culturali, religiosi, etnici, educativi, sin dall’infanzia, hanno impresso nel nostro essere un’immagine distorta e impersonale di Dio, pertanto si rende necessario avvicinarsi a Dio con umiltà, affinché nella potenza dello Spirito Santo, da una parte si attualizzi l’opera destrutturante sulle false idee di Dio e della religiosità; dall’altra, contemplando la persona di Gesù, attraverso lo studio personale della Parola, la preghiera e la testimonianza, di imprimere nei nostri cuori la corretta compressione di Dio. “Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato…” (Giovanni 17:6).
2. Il corretto atteggiamento dell’uomo nei confronti di altre persone (non solo fratelli e sorelle) è dato dall’esempio di Gesù. La condotta cristiana “è un operoso donare se stessi, senza nulla chiedere in cambio, solo in vista dell’attuazione del Regno che è sì dono di Dio, ma insieme meta cui l’uomo deve tendere. Inserita in un messaggio di universale riscatto, l’etica cristiana scopre una nuova dignità dell’uomo, chiama gli umili, gli incolti, i peccatori al più grande ideale di perfezione morale, rivela il senso del dolore e dell’amore, e pone a fondamento della nuova etica l’esempio del Cristo” (da un articolo di Arturo Paoli) (cfr. Colossesi 3: 8–15).
3. Il corretto atteggiamento verso il proprio percorso di vita si esprime nella capacità di amarsi, di volersi bene e di avere una sana autostima. L’amore per il prossimo è mediato dall’amore verso se medesimi (Matteo 22:39). Prendere cura delle propria persona psico-fisica-spirituale è in armonia con la volontà di Dio. Henlee H. Barnette nota che “quello che le persone sono disposte a fare agli altri, per gli altri, con gli altri e al proprio ambiente, dipende in buona misura da quello che pensano di Dio, della natura, di se stessi e del destino”.
Concludendo, ogni credente è reso partecipe dell’efficacia della salvezza cristiana, “sia nella testimonianza personale sia nell’animarne la comprensione e la vita morale conseguente. I cristiani sono chiamati a vivere nel mondo attraverso le loro scelte quotidiane e ha strutturare i loro rapporti comunitari e i loro rapporti con il mondo, secondo la misura della grazia accolta, della rivelazione compresa, della conversione a Cristo e in un cammino di conversione continua” (Arturo Paoli).