Notizie Avventiste/ Francesco Zenzale
Gesù Cristo è il cuore del cristianesimo. Il più significativo atto di Dio nella storia dell’uomo è Gesù Cristo. La sua vita, morte e risurrezione costituiscono la rivelazione completa del carattere di Dio che è amore (1 Giovanni 4:8).
Senza alcun dubbio il Nuovo Testamento presenta Gesù Cristo come l’adempimento messianico, ma egli è qualcosa di più che un semplice adempimento profetico: è il Figlio di Dio, la perfetta rivelazione della personalità di Dio. In Gesù Cristo abita tutta la pienezza della Divinità (Col 2:9; Gv 1:18 ). Pertanto, Gesù Cristo è la «nuova creazione», il nuovo esodo, il nuovo esilio, il nuovo Mosè, il nuovo Adamo, il nuovo Davide, il nuovo Elia, il nuovo Israele, la nuova alleanza (Lc 1:35; Mt 3; 4; Rm 5:1-12; Gv 13:18; 6; Mt 26:28,29).
Dalla stipula di ogni alleanza dell’Antico Testamento scaturirono anche delle leggi; la nuova alleanza del Nuovo Testamento non ha a che fare con la legge o un codice, ma con una persona: Gesù Cristo. Legge e alleanza, nell’Antico Testamento, erano collegate ma distinte, Gesù invece è sia legge sia alleanza. Compiendo tutte le promesse dell’Antico Testamento, Gesù non solo le adempì in modo appropriato, ma , cosa più importante, egli divenne la promessa. Il vangelo di Giovanni in modo così meraviglioso spiega che Gesù non è solo colui che dà pane, acqua, luce o vita, egli stesso è pane, acqua, luce e vita (Gv 6:7). Egli non è solo l’insegnante di una nuova via, egli è la via; non è ciò che dà, è la legge incarnata. Ciò significa che la base fondamentale dell’ubbidienza non è più la legge, ma la persona di Gesù. È lui il nuovo punto di riferimento nella storia della salvezza. E le leggi di Dio possono essere osservate solo in Gesù Cristo.
Sul monte delle beatitudini, il nuovo monte Sinai, in Matteo 5, è scritto ripetutamente: “Voi avete udito che fu detto, ma ora io vi dico” (Mt 5:27-43). In ognuno di questi “ma io vi dico” Gesù non fa solo da cassa di risonanza alle leggi dalla Torah, le radicalizza e le incastona in un contesto totalmente nuovo, molto più esigente e qualche volta completamente diverso da quello delle leggi precedenti. Per esempio, i comandamenti che vietano l’assassinio o l’adulterio sono rispettivamente espanse all’odio e alla concupiscenza (Mt 5:27). La legge del taglione, basata sul principio “occhio per occhio”, e l’odio per il nemico sono completamente abrogate (Mt 5:33-44). La regola che permetteva il divorzio è essenzialmente annullata (Mt 5:31-32).
L’apostolo Paolo scrive: “Voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione; affinché com’è scritto: ‘Chi si vanta, si vanti nel Signore’” (1 Cor 1:30-31).
Gesù Cristo è il cuore del cristianesimo. Il più significativo atto di Dio nella storia dell’uomo è Gesù Cristo. La sua vita, morte e risurrezione costituiscono la rivelazione completa del carattere di Dio che è amore (1 Giovanni 4:8).
Senza alcun dubbio il Nuovo Testamento presenta Gesù Cristo come l’adempimento messianico, ma egli è qualcosa di più che un semplice adempimento profetico: è il Figlio di Dio, la perfetta rivelazione della personalità di Dio. In Gesù Cristo abita tutta la pienezza della Divinità (Col 2:9; Gv 1:18 ). Pertanto, Gesù Cristo è la «nuova creazione», il nuovo esodo, il nuovo esilio, il nuovo Mosè, il nuovo Adamo, il nuovo Davide, il nuovo Elia, il nuovo Israele, la nuova alleanza (Lc 1:35; Mt 3; 4; Rm 5:1-12; Gv 13:18; 6; Mt 26:28,29).
Dalla stipula di ogni alleanza dell’Antico Testamento scaturirono anche delle leggi; la nuova alleanza del Nuovo Testamento non ha a che fare con la legge o un codice, ma con una persona: Gesù Cristo. Legge e alleanza, nell’Antico Testamento, erano collegate ma distinte, Gesù invece è sia legge sia alleanza. Compiendo tutte le promesse dell’Antico Testamento, Gesù non solo le adempì in modo appropriato, ma , cosa più importante, egli divenne la promessa. Il vangelo di Giovanni in modo così meraviglioso spiega che Gesù non è solo colui che dà pane, acqua, luce o vita, egli stesso è pane, acqua, luce e vita (Gv 6:7). Egli non è solo l’insegnante di una nuova via, egli è la via; non è ciò che dà, è la legge incarnata. Ciò significa che la base fondamentale dell’ubbidienza non è più la legge, ma la persona di Gesù. È lui il nuovo punto di riferimento nella storia della salvezza. E le leggi di Dio possono essere osservate solo in Gesù Cristo.
Sul monte delle beatitudini, il nuovo monte Sinai, in Matteo 5, è scritto ripetutamente: “Voi avete udito che fu detto, ma ora io vi dico” (Mt 5:27-43). In ognuno di questi “ma io vi dico” Gesù non fa solo da cassa di risonanza alle leggi dalla Torah, le radicalizza e le incastona in un contesto totalmente nuovo, molto più esigente e qualche volta completamente diverso da quello delle leggi precedenti. Per esempio, i comandamenti che vietano l’assassinio o l’adulterio sono rispettivamente espanse all’odio e alla concupiscenza (Mt 5:27). La legge del taglione, basata sul principio “occhio per occhio”, e l’odio per il nemico sono completamente abrogate (Mt 5:33-44). La regola che permetteva il divorzio è essenzialmente annullata (Mt 5:31-32).
L’apostolo Paolo scrive: “Voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione; affinché com’è scritto: ‘Chi si vanta, si vanti nel Signore’” (1 Cor 1:30-31).