Il ritorno di Gesù Cristo e il Duemila
Dal 29 luglio all’8 agosto 1995 si è svolta a Utrecht (Olanda) la sessione plenaria dell’assemblea della Conferenza Generale delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno.
In quell’occasione l’ufficio di presidenza della Conferenza Generale ha reso pubblica la seguente dichiarazione adottata dal comitato amministrativo della Conferenza Generale. Gli avventisti guardano al ritorno di Cristo con trepidante attesa, convinti, in base allo studio delle profezie bibliche, che sia l’unico evento in grado di offrire una speranza definitiva all’umanità e che la sua realizzazione sia imminente. Questa convinzione ha un peso notevole sui valori avventisti e lo stile di vita.
Pur aspettando il ritorno di Cristo, gli avventisti respingono qualunque tentativo di fissare delle date specifiche per questo evento. La scadenza imminente del secondo millennio dell’era cristiana ha indotto alcune persone ad avanzare ipotesi e schemi cronologici su eventi collegati al Duemila, alla fine del mondo e al ritorno di Cristo.
Gli avventisti non credono a queste speculazioni perché esse sono in contraddizione con le affermazioni esplicite del Cristo, secondo il quale gli uomini sono in grado di percepire l’imminenza della sua venuta ma non possono conoscerne la data.
Secondo l’ordine del Signore, la chiesa aspetta il suo ritorno impegnandosi attivamente nella testimonianza e nel servizio, facendo tutto ciò che è in suo potere per alleviare le sofferenze dell’umanità, condividendo la buona notizia dell’amore per il quale egli ha sacrificato se stesso e quella dell’imminenza del suo ritorno. Questi sono gli obiettivi nei quali gli avventisti si impegnano per esprimere la loro fiducia nella sua prossima venuta.