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Pensaci. Quale visione profetica?

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
Prima di lasciare i suoi discepoli, Gesù fece loro una promessa che riguardava la certezza del suo ritorno: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:3). Pietro, uno dei discepoli più vicini al Maestro, scrisse: “Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” (2Pietro 3:13). La Bibbia non si limita a rivelare modalità e caratteristiche della seconda venuta ma ne descrive anche i segni che la precedono: falsi cristi e falsi profeti in Matteo 24:4,5, 11,24; guerre e rumori di guerra, in Matteo 24:6,7; carestie e terremoti, in Matteo 24:7; pestilenze, in Luca 21:11; angoscia, in Luca 21:26; segni e prodigi, ovvero falsi miracoli, in (Luca 21:11; incremento dello scetticismo, in 2Pietro 3:3,4; problemi sociali, generazionali, ecc.
“Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza” (2Timoteo 3:1-5). Una descrizione piuttosto fedele del nostro mondo, non vi pare? Sorprendente se si considera che questi pensieri ispirati sono stati scritti molti secoli fa. Ecco allora un’ulteriore dimostrazione che ci induce a riporre la nostra fiducia nella Bibbia: Parola del Signore. Per avere una visione generale e particolare della storia dell’umanità, del suo passato, presente e futuro è significativo studiare le profezie contenute nel libro di Daniele e Apocalisse.
A proposito della profezia contenuta nel libro di Daniele al capitolo 2, A. C. Gaebelein, scrive: “Il capitolo secondo ci introduce nella prima grande rivelazione profetica, e lo si può considerare uno dei più grandi capitoli della Bibbia. Esso sta alla base di tutte le altre visioni che sono contenute nel resto del libro. La medesima rivelazione è presentata, sotto altra forma e più estesamente, nei capitoli 7 e 8”. “Man mano che noi ci avviciniamo alla conclusione della storia di questo mondo, le profezie di Daniele e Apocalisse (ndr) richiedono la nostra particolare attenzione in quanto esse si riferiscono al tempo nel quale viviamo” (E. G. White). La Bibbia è davvero parola ispirata. Paragonata a “una lampada che splende in luogo oscuro”, essa illumina il passo errante del credente “fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina” (2Pietro 1:19), sorga nei nostri cuori. “Chi ignora le Scritture, ignora la forza di Dio e la sua esperienza” (Girolamo).