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Pensaci. I limiti della grazia – quarta parte

Francesco Zenzale
John M. Fowler – L’ultimo limite alla grazia divina può riassumersi nella falsa credenza “una volta salvati, salvi per sempre”. La Bibbia non insegna questa falsità in nessun luogo. Si tratta piuttosto di un’astuta manovra di Satana perché i cristiani diano per scontata la loro esperienza di salvezza e vivano così le loro vite nell’inerzia e nell’indifferenza. Per quanto grande e abbondante, la potenza dell’amore e della grazia divina non garantiscono che una persona non fallisca, dopo aver accettato tale messaggio per fede. D’altra parte, perché le Scritture ci esorterebbero a vegliare? Tenete ben presenti i seguenti avvertimenti:
“Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi” (1 Corinzi 16:13).
“Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù” (Galati 5:1).
“Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo” (Efesi 6:11).
«Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere» (1 Corinzi 10:12).
«Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché così facendo non inciamperete mai» (2 Pietro 1:10).
La nostra chiamata ed elezione a entrare nella famiglia di Dio sono rese possibili dalla libera grazia di Cristo con la quale accettiamo di farne parte. Allora portiamo il frutto dell’amore di Dio attraverso il potere della sua grazia. Per tutto il tempo che le restiamo legati, portando frutto, vivendo una relazione di amore con Cristo, non dobbiamo temere alcun limite alle realizzazioni della grazia. Dio può salvarci in modo perfetto (Ebrei 7:25).