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Noi, Dio e la chiesa – terza parte

Notizie Avventiste/Francesco Zenzale
Per i cristiani il termine “chiesa” indica l’assemblea dei credenti, l’insieme dei discepoli di Gesù chiamati fuori dal mondo da un appello amorevole di Dio in vista di una nuova vita in Cristo, il Signore. Nelle Scritture la chiesa è additata con molte espressioni quali “il popolo di Dio” (1Pietrot 2:10), “l’Israele di Dio” (Galati 6:16), “Il tempio di Dio” (1Corinzi 3:16), la famiglia più vera di quella carnale poiché fondata sulla fede (Luca 18:28-30; Marco 3:31-35). La chiesa è “colonna e base della verità” (1Timoteo 3:15), la “sposa di Cristo” (Efesi 5:25-27; Apocalisse 21:2 e 22:17). È lo strumento d’amore e fedeltà attraverso cui Dio fa conoscere al mondo la sua ampiezza (Efesi 3:8-10). È luce del mondo e sale della terra (Matteo 5:13-14).
Nel pensiero dell’apostolo Pietro, la chiesa è “una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo…” (1 Pietro 2:9). In diversi testi delle Scritture, la chiesa è descritta come “il corpo di Cristo” (Romani 12:4-5; 1 Corinzi 12:12-31; Efesi 1:22-23; 4:4-16). Questa espressione offre un’idea chiara dello spirito di unità, di simpatia, di tolleranza e d’amore che deve regnare fra coloro che, sapendosi salvati dalla grazia divina, si uniscono per compiere la sua missione. Quando Cristo opera nel mondo, oggi, lo fa attraverso il suo corpo, la chiesa, ossia noi! Questa definizione, indubbiamente, è la più estrema, la più significativa e qualificativa. La chiesa non è paragonata al corpo, ma è un corpo: il corpo di Cristo!
“In genere, da questa definizione si ricavano giustamente deduzioni relative all’unità nella diversità, alle differenti funzioni, tutte nobili, cui sono chiamati i membri della chiesa…, ma sfugge il messaggio al limite della scandalo che questa definizione contiene; nella visione ebraica dell’uomo il corpo non è una parte della persona, ma l’espressione visibile di tutta la personalità; il corpo di Cristo è Cristo nella sua relazione con l’umanità. La chiesa, secondo questa immagine cara a Paolo, ‘è Cristo’ nel mondo. Infatti, è alla chiesa che è affidata l’evangelizzazione del mondo (Marco 16:15)” (R. Rizzo).